“Il progetto presentato dal DAP (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) rappresenta soltanto la base di discussione di quello che dovrà diventare il programma terapeutico e gestionale definitivo della struttura di Castelfranco”: lo ha affermato il ministro della Giustizia Roberto Castelli, nel corso dell’incontro con il Presidente della Provincia Emilio Sabattini, il Sindaco di Modena Giorgio Pighi ed il Sindaco di Castelfranco Emilia Sergio Graziosi.
All’incontro, che si è tenuto ieri in una della sale ristrutturate della casa di lavoro di Castelfranco, erano presenti anche il Ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, il presidente del DAP Giovanni Tinebra ed il Prefetto Italia Fortunati.
I rappresentanti degli Enti Locali hanno ripetuto al Ministro Castelli quanto già pubblicamente dichiarato nei giorni scorsi e cioè hanno ribadito sorpresa e disappunto per non essere stati tenuti informati delle trasformazioni in corso nella struttura di Castelfranco. Atteggiamento che ha violato il protocollo siglato nel ‘98 che prevedeva la realizzazione dell’intervento secondo linee concordate e condivise.
“Abbiamo eseguito l’intervento materiale -ha risposto Castelli- ma il progetto terapeutico è ancora tutto da definire, il nostro documento -ha quindi ribadito- è da ritenere un contributo al confronto che dovrà necessariamente svilupparsi tra amministrazione penitenziaria ed enti locali modenesi”. A questo proposito gli amministratori locali hanno fatto rilevare che sul territorio operano diverse entità qualificate nel lavoro di recupero e reinserimento dei tossicodipendenti e che quindi risulterebbe quanto meno singolare un rapporto privilegiato tra la struttura di Castelfranco e la Comunità di San Patrignano.
“Non c’è nessuna esclusiva -ha precisato il ministro della Giustizia- San Patrignano è solo uno degli interlocutori possibili e non è vero che il progetto di Castelfranco sia stato costruito sul modello della comunità di Muccioli. I detenuti seguiranno il loro percorso -ha concluso- e solo alla fine sceglieranno a chi affidarsi”.
Il Presidente della Provincia, il Sindaco di Modena ed il Sindaco di Castelfranco hanno ringraziato il ministro Castelli per aver ristabilito la correttezza formale nel rapporto tra Istituzioni centrali e locali. L’incontro, per collocazione e tempi, non poteva aver alcun sviluppo concreto: “Restano le perplessità per come questa vicenda è stata gestita fino ad oggi -dichiarano congiuntamente i tre amministratori locali- confidiamo in un atteggiamento diverso in futuro nell’interesse di quanti si troveranno a vivere ed operare nella casa a custodia attenuata e più in generale nell’interesse della nostra collettività. L’atteggiamento degli enti locali non può che essere di sensibilità e di apertura quando di parla di recupero e reinserimento di tossicodipendenti. Se effettivamente saremo coinvolti -concludono- vigileremo affinché tutto si svolga nella chiarezza ed in un rapporto di collaborazione col territorio”.