Un ‘campo catalogo’ delle antiche varietà locali di olivo. Sorgerà l’autunno prossimo in un’azienda agricola di Castelvetro. L’iniziativa è il frutto di una convenzione stipulata tra Provincia di Modena, Centro di ricerche Produzioni vegetali di Cesena, l’Università degli studi di Parma e l’azienda agricola interessata.
Si tratta di un progetto per lo sviluppo dell’olivicoltura da olio recuperando le antiche varietà locali delle colline modenesi.
In pratica sono state prelevate ‘talee’ da piante secolari autoctone che poi sono state messe a radicare e moltiplicare presso le serre dell’istituto agrario Spallanzani di Vignola. In autunno le ‘talee’, porzioni di ramo capaci di dare vita a un nuovo albero, saranno pronte per essere piantate nel ‘campo catalogo’ di Castelvetro.
Verranno messe a dimora circa 150-200 piante di olivo, almeno quattro o cinque per ogni ‘pianta madre’ individuata. Il progetto prevede un impianto con sistema di allevamento a vaso per una superficie di circa 4 mila metri quadrati.
Il dipartimento di Biologia evolutiva e funzionale dell’Università di Parma fornirà l’assistenza tecnica per tutte le fasi di allevamento e coltivazione, compresa la potatura, mentre l’azienda agricola si impegna a gestire e curare l’impianto per una durata minima di dieci anni.
La Provincia, invece, a titolo di riconoscimento di mancato reddito, corrisponderà al titolare dell’azienda 700 euro annui per i primi cinque anni.
L’obiettivo del ‘campo catalogo’ è quello di sperimentare e studiare la crescita delle diverse piante, di valutarne l’attività produttiva sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo e alla fine individuare le varietà che danno i risultati migliori per poi orientare le scelte degli aspiranti olivicoltori. In altre parole, si tratta di individuare varietà locali che siano interessanti sotto l’aspetto economico oltre che paesaggistico.
