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Censis: giovani al lavoro ma senza casa

All’inizio del 2005 la media nazionale dei proprietari di case ha ormai superato l’81%, mentre fra i giovani tra i 26 e i 35 anni, anche se occupati, e quindi economicamente indipendenti, la quota di chi vive in una casa di proprietà scende al 35,2%. L’insieme più rilevante dei proprietari è formata da giovani che vivono in coppia (oltre 1,8 milioni di individui), cui si aggiunge una quota significativa di single (321 mila); attraverso l’abitazione si sperimenta un progetto di vita in comune.

Al contrario, il fabbisogno abitativo di chi sta a cavallo dei trent’anni rappresenta circa il 65% di giovani che hanno risolto, pur attraverso forme flessibili, la prima fase di indipendenza personale attraverso il lavoro, e che ora, nonostante l’indipendenza economica, soffrono una carenza di autonomia non potendo contare su un’abitazione propria.

I dati emergono da un dossier preparato dal Censis per conto della Banca di Roma. Secondo la ricerca, questo segmento di potenziale domanda abitativa sfiora i 4 milioni di persone; fatti 100 i giovani che lavorano e che potrebbero acquistare un’abitazione, la maggioranza (56,7%) vive con i genitori, il 33,9% vive in affitto e il 9,4% sono giovani, in coppia (2,9%) o single (6,5%), che vivono in coabitazione.

I potenziali giovani acquirenti si concentrano prevalentemente nel nord-ovest (30,1% del totale) e, in particolare, in Lombardia (18,7%); ma anche al sud c’è una fetta consistente di fabbisogno abitativo (28,1%), non fosse altro perchè in quest’area risiede la maggioranza dei giovani tra i 26 e 35 anni (35,8%).
















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