Prosegue in Emilia Romagna la fase di stagnazione economica che da oltre due anni caratterizza larga parte il settore manifatturiero regionale. Secondo dati forniti da Unioncamere regionale, la produzione dell’industria in senso stretto è diminuita nel quarto trimestre del 2004 dello 0,4% a fronte del -1,2% in Italia e dello -0,2% nel Nord-Est.
Secondo il presidente dell’Unioncamere dell’Emilia Romagna, Andrea Zanlari, si tratta “della più lunga stagnazione economica dal 1989”. Tra i vari settori economici, il più penalizzato risulta essere quello della moda che registra un calo medio annuo del 7,2% (calo tendenziale 5,6%) superiore al dato già registrato nel 2003 (-6,9%). Leggero calo vengono segnalati anche negli altri settori, tra cui quello alimentare e quello del trattamento metalli e minerali non metalliferi. In leggera crescita, invece, il settore metalmeccanico che cresce tendenzialmente dello 0,3%.
Risultato migliore viene dalle industrie del legno e del mobile, la cui produzione risulta in crescita nel quarto trimestre dell’1,5%. In crescita anche le esportazioni, che registrano nel quarto trimestre un aumento dello 0,9% (a fronte della crescita zero rilevata in Italia e dell’incremento dell’1,9% del Nord-Est). Stabili i dati relativi l’occupazione mentre per Uniocamere una inversione di tendenza rispetto alla stagnazione potrebbe verificarsi nei primi mesi del 2005.