Nel mese di febbraio il tasso tendenziale annuo dell’inflazione per l’indice NIC (riferito all’intera collettività nazionale) è salito a +1,1% con una variazione del +0,3% rispetto al mese precedente e rimanendo invariato rispetto al mese di febbraio 2004. Lo confermano le variazioni percentuali dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale relative al mese di febbraio 2005 calcolate dall’Ufficio Statistica del Comune di Modena.
Aumenti dello 0,4% rispetto a gennaio si registrano soprattutto nell’ambito delle spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (su base annuale l’aumento è stato del 4%), di prodotti e servizi per la riparazione e la manutenzione della casa, dei combustibili liquidi. Aumentano dello 0,7% mobili, articoli e servizi per la casa, gli incrementi sono relativi all’acquisto e alla riparazione di mobili, di altri articoli di arredamento, per la casa e i servizi domestici. Ma soprattutto forte è la variazione del capitolo “servizi sanitari e spese per la salute” a causa degli aumenti registrati nei servizi ospedalieri, analisi cliniche, servizi medici e dentisti. Rispetto al mese precedente l’incremento è dell’1,2% (del –0,9 su base annuale). Ben più contenuti – siamo intorno allo 0,2 – sono gli aumenti rispetto al mese scorso delle spese per i trasporti, su cui incidono soprattutto le benzine, i ricambi e gli accessori per mezzi di trasporto; in controtendenza i trasporti aerei e i servizi di trasloco. In controtendenza anche le spese del capitolo “comunicazioni” (-1%) per effetto della minor spesa per apparecchiature e materiale telefonico; rispetto alla percentuale annua la diminuzione è stata del 6,9%. Il minor costo dei pacchetti vacanza, degli impianti di risalita, degli apparecchi di ricezione e registrazione e delle macchine fotografiche determinano un decremento della spesa anche per l’area dedicata a ricreazione, cultura e spettacoli dello 0,3%. Mentre aumenti si registrano nel costo delle consumazioni nei bar, nelle consumazioni di prodotti di gastronomia, mense e altri servizi alloggio che determinano un aumento del capitolo servizi ricettivi e di ristorazione dello 0,4%; rispetto all’anno precedente l’aumento è dell’1,4%. Un +0,6% è stato rilevato anche al capitolo “altri beni e servizi” (rispetto al 2004 la variazione è del 3,2%) per effetto degli aumenti nei costi di servizi bancari, professioni liberali, riparazione di articoli personali, servizi per l’igiene personale e prodotti di bellezza, profumi, deodoranti. Tutto sommato stabili risultano, invece, essere le spese per l’istruzione e l’alimentazione dove gli aumenti riguardano soprattutto ortaggi, legumi, pesce fresco e le diminuzioni si riferiscono a carne, frutta fresca, patate e succhi di frutta. Discorso di tenore diverso per tabacchi e bevande alcoliche, dove aumenta il costo dei vini e cala quello delle birre; se la variazione mensile del capitolo è nulla, quella annuale è in questo caso addirittura dello 10,8%. Infine, resta complessivamente invariato rispetto a gennaio la spesa per abbigliamento e calzature che rispetto al 2004 è invece aumentata dello 0,7 per cento.
A detta dell’Istat, a livello nazionale, sostanzialmente stabile l’inflazione a febbraio: nel mese si è registrata una variazione di +0,3% rispetto a gennaio 2005 e di +1,9% rispetto allo steso mese dell’anno precedente. Lo ha reso noto l’Istat che ha anche spiegato che l’indice armonizzato dei prezzi al consumo a febbraio segna un -0,1% rispetto al mese precedente e +2,1% rispetto a febbraio 2005.