Al terzo posto in Italia nello spettacolo dal vivo per numero di rappresentazioni (il 10,5% del totale italiano) dopo la Lombardia e il Lazio, e per numero di biglietti venduti, dopo il Lazio e la Toscana al secondo posto nella domanda e nell’offerta di cinema, con una spesa media per abitante (di circa 10 euro) superiore alla media nazionale e un patrimonio di 140 sedi teatrali e 311 cinematografiche, diffuso in tutto il territorio, il sistema dello spettacolo in Emilia-Romagna si conferma come uno dei più articolati e interessanti d’Italia.
E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio regionale dello Spettacolo 2002/2003, disponibile da oggi anche sul sito Cartellone dell’Emilia-Romagna e al centro di un seminario che si è tenuto questa mattina in Regione, promosso dall’Assessorato alla Cultura e da ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna.
“Il confronto con realtà metropolitane come Milano e Roma, supportate da un’azione molto forte dei media – ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura Marco Barbieri – non rende merito alla situazione dell’offerta culturale e alle strutture dell’Emilia-Romagna, che si distingue a livello nazionale per l’alta qualità, la diffusione capillare sul territorio e per l’attenzione di un pubblico in crescita, nonostante una crisi di settore che interessa tutto il Paese. La Regione, di fronte ad un calo dei finanziamenti nazionali, ha aumentato i fondi destinati allo spettacolo, è passata da 9, 4 milioni di euro nel 2002 a 10,8 milioni nel 2004, un dato che intende confermare anche per il 2005”.
“Questa ricerca – ha aggiunto Barbieri – ha l’obiettivo di fotografare in modo sempre più ampio la realtà dello spettacolo dal vivo in Emilia-Romagna per intervenire efficacemente sui temi della qualificazione come la formazione professionale (11.500 operatori attuali). Non possiamo accontentarci di questi risultati – ha concluso l’assessore – ma dobbiamo prendere in considerazione per il prossimo anno anche il mondo dei giovani e del teatro non professionistico, un mondo straordinario che finora non è mai stato quantificato né analizzato”.
E’ stato presentato anche l’opuscolo “Lo Spettacolo in Emilia-Romagna. La Regione in cifre”, che offre un panorama sintetico dei dati più significativi contenuti nel Rapporto, configurandosi come strumento agevole di informazione e consultazione a livello regionale e nazionale. Realizzato in 3000 copie, l’opuscolo verrà distribuito agli operatori del settore e agli enti locali.
I dati del rapporto sono stati illustrati dal presidente di Ater Maurizio Roi.