Alla domanda “come si trova a Modena?”
il 76% degli intervistati ha risposto molto o abbastanza bene: i piu’ critici risultano i magrebini, mentre i piu’ soddisfatti sono i sud americani e gli asiatici. Sette il voto complessivo che viene assegnato alla citta’: i modenesi vengono definiti prevalentemente come “lavoratori buoni e simpatici”.
E’ quanto emerge da una ricerca del Comune di Modena sui 15.000 immigrati residenti in citta’, alle prese con i problemi del lavoro e della casa ma tutto sommato abbastanza integrati: l’indagine e’ stata condotta con interviste dirette, tra maggio e settembre 2004, su un campione significati di 286 stranieri, scelti per eta’, sesso, paese di provenienza e tempo di permanenza in citta’. Nel rapporto con i servizi della citta’, gli immigrati mettono al primo posto per efficienza l’anagrafe comunale (voto 8,5) seguito da sanita’ (8,1), asili e scuole (8), all’ultimo posto l’assistenza sociale (5,5) e la questura (4,7). Il 37,1% ha detto di aver trovato la vita in Italia peggiore di come se lÂÆaspettava (il 32,9% come se lÂÆaspettava), il 24,1% migliore delle proprie aspettative.
Il 76% degli intervistati risulta regolarmente occupato; il 66% dei lavoratori dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato; oltre i 2/3 ha un regolare contratto d’affitto e circa il 6% e’ proprietario della casa che abita. La scolarita’ media risulta essere un po’ piu’ alta nelle donne (forse anche l’alto livello di scolarita’ delle immigrate dell’Est Europa) e sono sempre le donne – che rappresentano circa il 48% degli intervistati – ad utilizzare di piu’ il computer e le tecnologie informatiche. Gli uomini usano, invece, piu’ lÂÆauto e il bancomat, mentre la televisione e’ ugualmente e largamente sfruttata da entrambi. Il 42% del campione possiede un antenna parabolica.
La ricerca condotta dal Comune di Modena, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, e’ stata duramente critica dal consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Leoni. “Il comune di Modena – ha dichiarato Leoni – ha speso 50.000 euro per finanziare una ricerca di dubbia utilita’ i cui risultati serviranno solo a regalare uno spot elettorale al candidato della sinistra Errani”.