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Immigrazione: arriva ‘Mobix’, camion sospetti sotto raggi x

La Polizia mette in campo un nuovo sistema contro l’immigrazione clandestina ed i traffici illeciti. Si tratta di ‘Mobix’, un check point mobile – un
autocarro – che consente agli agenti di controllare i carichi di tir e cargo: possibili 40 controlli l’ora, 160.000 l’anno. La novità è stata presentata oggi presso la sede del primo Reparto mobile di Ponte Galeria (Roma).


“L’obiettivo del progetto – ha spiegato il dirigente della polizia di frontiera Felice Ferlizzi, che ha diretto l’iniziativa – è quello di creare un ‘filtro’ tecnologico per fronteggiare i traffici illegali, non solo di uomini, ma anche di armi ed altro”.
Il progetto fa parte del Programma operativo nazionale ‘Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’ Italià, realizzato dal ministero dell’Interno con il cofinanziamento dell’Unione europea. Sono due i camion-scanner che saranno
presto sulle strade di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Ciascun mezzo è costato 3,5 milioni di euro. E’ poi prevista l’acquisizione di altri ‘Mobix’, in modo da
coprire l’intero territorio nazionale.

Il sistema di scannerizzazione montato
sull’autocarro Volvo, ha spiegato Ferlizzi, “consente di vedere un filo di acciaio di 3 millimetri occultato in una massa d’acciaio spessa 37 centimetri. Il mezzo, inoltre, è stato realizzato come un qualsiasi tir: si può quindi muovere liberamente sul territorio nazionale. E’ operativo in 15 minuti e può verificare la presenza di clandestini, ordigni, droga, armi. Verrà impiegato sulle direttrici tirrenico-ionica ed
adriatica”.
“L’Italia – ha proseguito – è la frontiera del Sud Europa, quindi, anche grazie al ‘Mobix’, si accendono i riflettori per osservare bene da vicino quello che accade, anche in funzione antiterrorismo”.

Il sistema è integrato con un rilevatore di battito
cardiaco, un rilevatore di anidride carbonica, un rilevatore di doppio fondo. Funziona così: si fa scendere l’autista dal tir da controllare, quindi si applicano quattro sensori al mezzo in grado di rilevare eventuali presenze umane all’ interno del
veicolo. Una volta accertata l’ assenza di persone, entra in scena il ‘Mobix’: dall’autocarro fuoriesce un braccio meccanico che diventa una sorta di barriera che si fa passare sopra ed ai due lati del tir in modo da ispezionarne il carico ai raggi x.

















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