Un censimento nazionale delle associazioni che operano nel sostegno a distanza: l’Osservatorio
per l’infanzia del Ministero del Welfare condivide l’impegno per la creazione di un’anagrafe nazionale. Lo rende noto il Forumsad, coordinamento nazionale per il sostegno a distanza, dopo un incontro al Welfare.
L’anagrafe è una forma di autoregolamentazione per un settore che ha attualmente in corso oltre 140 mila azioni disostegno e che mobilita 240 milioni di euro all’anno, per attuare progetti in oltre 110 Paesi di tutto il mondo.
“E’ stata accolta – ha dichiarato Vincenzo Curatola,
portavoce del Forumsad – la nostra proposta per una maggiore trasparenza nel settore, a cui abbiamo lavorato dal 1999 con i vari governi. La solidarietà degli italiani deve essere tutelata e incentivata fornendo ai cittadini informazioni,
garanzie e un’adeguata detassazione”. Le associazioni chiedono al governo di “sostenere il processo di aggregazione e di autoregolamentazione del settore che, con la realizzazione dell’Anagrafe Nazionale Sad, si dimostra l’unico strumento concreto di garanzia per i cittadini e per le associazioni”.
Prosegue anche il cammino intrapreso dal Forumsad verso un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali nella promozione e tutela di questa pratica di solidarietà. E’ di questi giorni infatti la creazione di un Coordinamento degli
enti locali per il sostegno a distanza (Elsad), capofila la Provincia di Roma, a cui stanno giungendo in queste giorni numerose adesioni. “Con questa iniziativa – ha detto il
presidente del Consiglio provinciale, Adriano Labbucci, tra i promotori dell’iniziativa – gli Enti locali vogliono offrire una garanzia in più a tutti i cittadini che si impegnano, attraverso le associazioni, a sostenere i minori e le famiglie
che vivono in paesi poveri. Abbiamo già raccolto l’adesione della Provincia di Milano, di Latina, di Parma, di Torino, e dei Comuni di Roma, Modena, Lecce, Brescia e tanti altri ancora, al di là di tutte le ideologie e i colori politici”.