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Volontariato a Modena: domani la conferenza

Volontariato sempre in crescita a Modena. Più 13 per cento dicono i dati del Rapporto messo a punto per la quinta Conferenza del volontariato che si svolge domani (ore 9, sala del Consiglio provinciale, in viale Martiri della Libertà 34) con il titolo “Promuovere la cittadinanza sociale e realizzare il sistema integrato dei servizi sociali: quale ruolo per il volontariato?”. L’iniziativa è promossa da Provincia e Comitato di coordinamento del volontariato.

“Il processo di riforma del welfare – spiega Maurizio Guaitoli, assessore alle Politiche sociali – ha introdotto un nuovo sistema di relazioni tra i diversi soggetti impegnati nella realizzazione della rete degli interventi e dei servizi sociali. Volontariato e terzo settore avranno, insieme alla amministrazione pubblica, un ruolo sempre più importante per dare una concreta risposta ai bisogni emergenti. Ci attende – aggiunge l’assessore Guaitoli – un lungo lavoro per affrontare le sfide che una società in fortissimo cambiamento ci impone. Partiamo da condizioni privilegiate che vedono la presenza di intelligenze, risorse, ma soprattutto valori morali che pongono al centro l’uomo e la sua umanità come scopo del nostro agire e del nostro vivere. Questa è la garanzia maggiore che – sottolinea Guaitoli – affronteremo e vinceremo le nuove sfide per una società migliore dove sia desiderabile vivere per noi e per i nostri figli”.

L’aumento del volontariato nel modenese negli ultimi anni è stato molto forte: alla data del 31 dicembre 2004 le associazioni iscritte al Registro provinciale erano ben 305. Per avere un’idea del ritmo di crescita basta il confronto con gli anni precedenti: nel 1998 le organizzazioni iscritte erano 184, nel 2000 erano 230, mentre nel 2003 erano 289.

All’incremento delle associazioni corrisponde una crescita di aderenti che in cinque anni sono passati da 80 mila a 144 mila. Gli aderenti giudicati attivi, cioè coloro che partecipano al volontariato, sono circa 90 mila che corrispondono al 15,8 per cento della popolazione. Ciò significa che un cittadino ogni sei, di età superiore ai 14 anni, opera a vario titolo nel volontariato.

Se si analizzano le aree di attività la più diffusa è quella sanitaria con il 45 per cento delle associazioni impegnate. In questo ambito, nell’ordine, prevalgono le organizzazioni dei donatori di sangue e organi che sono il 46 per cento e quelle del trasporto infermi che rappresentano il 29 per cento, seguite da un 14 per cento che si occupa di assistenza ospedaliera e un 7 per cento che opera nel settore delle patologie varie.

Dopo quella della sanità, l’area di attività più diffusa (con il 30 per cento di associazioni operanti) è quella socio-assistenziale i cui ambiti prevalenti sono l’assistenza all’handicap con il 32 per cento, la maternità-infanzia con il 16 per cento, quella degli anziani con il 14 per cento, quella della povertà e dell’emarginazione con l’11 per cento.

Tornando alle statistiche per aree di attività seguono nell’ordine quella della tutela e della promozione dei diritti con il 9 per cento delle associazioni impegnate, quella ambientale con il 7, quella ricreativa e sportiva con il 5, quella della protezione civile con il 3 e quella dei beni culturale con l’1 per cento.

Se si fa un’analisi territoriale emerge che, rispetto al 1999, c’è stata una crescita del 27 per cento delle associazioni iscritte al registro provinciale. La crescita maggiore è nel distretto di Carpi con un aumento pari al 43 per cento. Incrementi superiori alla media si rilevano anche per i distretti di Sassuolo(più 28 per cento) e Castelfranco Emilia (più 29 per cento). Inoltre, emerge che nel 2003 il 35 per cento delle associazioni è concentrato nel comune di Modena e che sempre a Modena si trova il 56 per cento delle organizzazioni dell’area socio- assistenziale.

















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