Cresce del 21% il valore delle
esportazioni nazionali di Parmigiano Reggiano e Grana Padano in
Giappone che rappresentano quasi la metà del mercato dei
formaggi italiani nel Paese del Sol Levante”. Lo annuncia la
Coldiretti nel sottolineare che “ad aumentare le esportazioni
é l’intera produzione di formaggi italiani che fa segnare un
+7%, secondo le elaborazioni su dati Istat relativi al commercio
con l’estero nei primi dieci mesi del 2004, rispetto allo scorso
anno”.
“Il trend positivo dei due formaggi ‘simbolo’ del made in
Italy è confermato – continua l’organizzazione – anche
dall’andamento delle loro esportazioni sul mercato mondiale che
fanno registrare un aumento in valore del 7,2%, rispetto allo
scorso anno. Un risultato che – precisa la Coldiretti – è in
realtà il frutto di un aumento del 10% dell’export nell’Unione
Europea e di una riduzione sul mercato statunitense (-3%).
Mercato, quello Usa, dove – secondo la Coldiretti – assumono
grande importanza i danni causati dall’agropirateria: i due
formaggi sono proprio quelli che maggiormente subiscono gli
attacchi e diventano Parmesan dagli Stati Uniti al Canada,
Parmesao in Brasile, Regianito in Argentina, Reggiano e
Parmesano in tutto il Sudamerica o dall’Australia fino al
Giappone ma anche ‘Grana Pardano’, ‘Grana Padana’ o ‘Grana
Padona’”.
“Con la globalizzazione bisogna tutelare la provenienza
nazionale degli alimenti per evitare – sostiene l’organizzazione
– che le nuove regole sul commercio internazionale favoriscano
la diffusione di imitazioni che danneggiano i produttori e
ingannano i consumatori. A questo proposito – conclude la
Coldiretti – l’appuntamento di quest’anno del Wto diventa
cruciale per definire un registro multilaterale delle
denominazioni da far rispettare con adeguate sanzioni a livello
internazionale”.