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Presentato il piano dell’attività Arpa 2005

Più controlli ambientali sulla qualità dell’aria e dell’acqua, ma anche sul rumore in città, una vera emergenza di questi ultimi anni, e sull’attività zootecnica. L’Arpa – l’Agenzia regionale prevenzione ambiente – punta su un maggiore presidio del territorio per scongiurare abusi e garantire il pieno rispetto delle normative di tutela ambientale.

E’ questo il filo conduttore del programma delle attività del 2005 che è stato presentato nei giorni scorsi nel corso di un incontro in Provincia al quale hanno partecipato gli amministratori dei Comuni modenesi, le associazioni di categoria e delle forze dell’ordine coinvolte nell’attività di controllo.

“I controlli – ha affermato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – vengono eseguiti soprattutto a scopo preventivo. In generale nella nostra realtà riscontriamo un positivo rispetto delle regole sulla tutela dell’ambiente anche se non mancano situazioni per loro stessa natura a rischio, come lo smaltimenti dei fanghi zootecnici o quello emergente dello spandimento dei fanghi biologici in agricoltura”.

L’Arpa prevede di aumentare a oltre 600 le ispezioni sulle emissioni industriali in atmosfera; 200 saranno i controlli sugli scarichi idrici, 250 sullo smaltimento dei rifiuti. Nel settore dello spandimento dei fanghi biologici in agricoltura l’Arpa prevede di avviare una prima campagna con circa 50 ispezioni soprattutto nei terreni della bassa modenese, dove questo fenomeno è particolarmente diffuso. Sulla zootecnia, invece, è prevista una serie di controlli su circa un centinaio di allevamenti.

“In questi ultimi anni – ha sottolineato Paolo Mazzali, direttore dell’Arpa di Modena – abbiamo migliorato la rete di monitoraggio dell’aria soprattutto delle polveri fini e incrementato tutta l’attività di controllo in particolare su due nuovi fronti: l’inquinamento acustico, dove rileviamo un costante aumento di richieste di intervento e per il quale prevediamo praticamente una rilevazione al giorno, e sugli odori da attività industriali”.

Proprio sul tema dei cattivi odori l’Arpa ha in programma un’indagine sulla situazione di S.Cesario, dove diversi cittadini lamentano cattivi odori, utilizzando anche un “naso elettronico”.
Proseguirà l’attività ordinaria di controllo della qualità dell’aria tramite la rete di 15 stazioni fisse e due mobili di rilevamento continuo, delle acque dei fiumi tramite le oltre 40 stazioni sparse lungo i corsi d’acqua principali e di quelle sotterranee tramite quasi 100 pozzi di rilevamento.

















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