I dati forniti dai servizi demografici del Comune, relativi all’anno 2004, mostrano un trend positivo di crescita della popolazione maranellese, in linea con la tendenza degli ultimi anni. Al 31 dicembre 2004 la popolazione maranellese era di 16.216 abitanti, 101 in più rispetto al 2003. Rispetto a dieci anni fa, la popolazione residente è cresciuta dell’8,4%, registrando un aumento rispetto al 1994 di 1.252
unità.
Le famiglie sono 6.045, il numero medio di componenti per famiglia è di 2,68. Significativo anche il dato della distribuzione territoriale dei
residenti: la zona di Maranello più abitata è il centro con 9.516 abitanti e rappresenta il 59% del totale. Seguono Pozza con 3.238 abitanti, pari al
20% del totale, Gorzano col 10% e Torre Maina col 6%. Il numero di famiglie presenti nella zona del centro è pari a 3.619, a Pozza 1.173.
Analizzando i dati della composizione sociale, emerge che poco più della metà delle persone sono coniugate (il 51,8% dei maschi e il 52% delle femmine). L’età media degli uomini è di 39,2 anni, delle donne 41,8 anni. Le donne sono più
numerose rispetto agli uomini: 8.138 contro 8.078.
Nel 2004 il saldo naturale della popolazione del Comune (differenza fra nati e morti) è stato
di 14 individui (155 nascite e 141 decessi). Il saldo migratorio (differenza fra immigrati ed emigrati) è stato di 87 individui; il saldo è stato positivo sia per la popolazione maschile (+36) che per quella
femminile (+51). Complessivamente i nuovi iscritti nelle liste anagrafiche sono stati 792, i cancellati 705.
Interessante il dato sulla popolazione straniera residente nel Comune: ammonta a 633 individui (il 3,9% del totale), di cui 321 maschi e 312 femmine. Il flusso più consistente di immigrati proviene dall’Africa (293 unità), seguita da Europa (272), Asia (37) e America (27). In particolare, tra i paesi africani quello con il più alto tasso di immigrazione è il Marocco (31%), tra i paesi europei l’Albania (19%) e tra i paesi asiatici l’India (2%). La popolazione straniera è cresciuta, rispetto all’inizio
dell’anno, del 24%, crescita dovuta principalmente al saldo migratorio, che ha inciso più del saldo naturale.
Infine, l’indice di dipendenza indica che 42,5 persone su 100 sono a carico della collettività attiva. Il tasso di ricambio della popolazione attiva
indica che a 100 potenziali nuovi ingressi nel mondo del lavoro, corrispondono 118 uscite di individui giunti al termine dell’attività lavorativa. Più in generale, l’indice di dipendenza e l’indice di vecchiaia dei comuni modenesi del distretto ceramico (Sassuolo, Fiorano, Formigine,
Maranello) sono molto inferiori a quelli della provincia di Modena. Se si confrontano con gli indici della Regione Emilia Romagna e dell’Italia lo
scarto risulta ancora più marcato. Questi indici possono perciò essere letti come la rappresentazione di popolazioni “giovani”.