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Aree produttive: arriva la ‘progettazione partecipata’

Dal risparmio energetico alla logistica, dalla telematica alla domotica, fino alla bioedilizia, allo smaltimento dei rifiuti e al ciclo delle acque. Sono i temi che dovranno caratterizzare le progettazioni per le aree per i nuovi insediamenti produttivi del territorio provinciale e per la riqualificazione di quelli esistenti. Lo prevede il protocollo d’intesa sull’innovazione firmato oggi da Provincia di Modena, Consorzio attività produttive, associazioni economiche e sindacali.


“Innovazione e sostenibilità ambientale rappresentano elementi strategici per favorire lo sviluppo e la competitività del nostro territorio” commenta il vice presidente della Provincia Maurizio Maletti sottolineando come, proprio sul tema degli insediamenti produttivi, istituzioni e soggetti socio-economici “dimostrano con questo accordo che “fare sistema” è la strada giusta per ottenere risultati positivi già nel percorso di aggiornamento del Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale, in programma nei prossimi mesi”.

L’attuale Ptcp, comunque, individua già i poli industriali di rilievo ipotizzando un approccio innovativo con l’attuazione di esperienza pilota. “Con il protocollo – spiega Andrea Casagrande, presidente del Consorzio attività produttive – proponiamo l’attivazione di esperienze di “progettazione partecipata” di insediamenti produttivi, un metodo di lavoro sicuramente innovativo che rappresenta uno degli elementi qualificanti della nuova visione del Consorzio con la quale si vuole caratterizzare una specificità modenese anche in materia di innovazione e sostenibilità. Fino al punto di immaginare che le aziende potranno presentarsi sui mercati nazionali e internazionali con le certificazioni ambientali riferite non solo ai prodotti o ai singoli stabilimenti, ma anche agli agglomerati produttivi”.

L’iniziativa prevede l’istituzione di un tavolo tecnico di lavoro tra tutti i firmatari del protocollo. Il tavolo sarà coordinato dal Consorzio e vi parteciperanno le associazioni economiche (Cna, Confartigianato Lapam Licom, Fam, Unione industriali, Api, Lega Coop, Confcooperative, Agci, Confcommercio, Confesercenti) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Il Consorzio, che riunisce 13 Comuni modenesi tra i quali il capoluogo, ha il compito di curare l’attuazione dei cosiddetti Pip, i Piani per gli insediamenti produttivi. Approvando recentemente il bilancio, il Consorzio ha previsto investimenti per circa 40 milioni di euro nei prossimi tre anni (oltre 17 milioni nel solo 2005) e un volume di attività di oltre 37 milioni di euro nel 2005.

















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