In queste settimane è arrivato a conclusione il piano di ristrutturazione del Citer e si è aperto il percorso per il nuovo assetto societario e organizzativo che vede protagonisti Regione, Provincia di Modena, Comune di Carpi, associazioni imprenditoriali.
L’obiettivo, già realizzato per tutti gli altri centri del sistema Ervet, è quello di riposizionare e innovare la missione del Citer, da “centro servizi” a “centro più specializzato per la documentazione e il trasferimento tecnologico”.
Il Citer si affiancherà quindi agli altri laboratori e centri promossi dal programma regionale che vanno a costituire il “sistema territoriale per la ricerca e l’innovazione” nella provincia di Modena. Il piano di ristrutturazione ha portato a termine una riorganizzazione che ha ricollocato diversi settori di attività e relativo personale (formazione, laboratori analisi) non più ritenute strategiche per la nuova missione, concentrando invece le risorse e l’impegno sulle aree della informazione documentazione moda, che sarà sviluppata con nuove modalità rispetto al passato in connessione con i programmi e le iniziative previsti in questa direzione da Provincia di Modena e Comune di Carpi, e dell’aggiornamento e del trasferimento delle conoscenze sui fattori di innovazione per il settore.
Il Citer avrà un nuovo assetto societario di cui, oltre alla Regione con Ervet, entreranno a far parte, assieme alle associazioni imprenditoriali, il Comune di Carpi e la Provincia di Modena che hanno già approvato a fine dicembre le delibere di giunta. La nuova composizione societaria che ora si concretizza risulta così distribuita: Comune 40 per cento, Provincia 20, Ervet 20, associazioni 20.
“La competizione richiede al settore del tessile e abbigliamento – è il commento di Morena Diazzi, assessore provinciale agli Interventi economici – una grande capacità di innovazione, di promozione e di presenza sui mercati esteri. Il nuovo Citer deve rappresentare una opportunità per accrescere i nostri vantaggi competitivi e rafforzare le relazioni con gli altri attori del territorio e del sistema nazionale”.
Per il sindaco di Carpi Enrico Campedelli “l’ingresso nel Citer rappresenta un’assunzione di responsabilità che conferma la strada intrapresa dal Comune in questi anni nel sostegno al settore ed è un’occasione per giocare sempre di più un ruolo forte non soltanto rispetto al contesto locale ma anche sugli scenari nazionali e internazionali”.
“Siamo riusciti – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli – a mantenere l’impegno che abbiamo preso e sostenuto con convinzione di mantenere a Carpi, ridefinendo caratteristiche e obiettivi del Citer, un centro di attenzione all’innovazione anche nel settore tessile e abbigliamento che rimane uno dei settori produttivi più significativi nel territorio modenese e nella nostra regione e nel quale si tratta di seguire con decisione la via dell’innovazione. Vogliamo dare atto dell’attenzione e dell’impegno assicurato verso questo obiettivo dalla Provincia e dal Comune. Il nuovo Citer – osserva Campagnoli – potrà e dovrà contare su una rinnovata e stretta collaborazione con la cultura e le conoscenze che vengono da centri di eccellenza della moda italiana e dalle altrettante eccellenze d’impresa che si sono affermate anche a Modena e a Carpi. Con queste e altre risorse presenti in regione possiamo sostenere un ruolo importante del sistema moda in Emilia-Romagna a livello nazionale e internazionale”.