E’ un bilancio sostanzialmente
positivo quello fatto dalla Confesercenti dopo i primi giorni di
saldi. Secondo l’associazione, infatti, nel primo weekend di
promozioni in sei regioni si registra una “grande attenzione da
parte dei consumatori e anche un buon andamento delle vendite,
in aumento rispetto allo scorso anno”, mentre per quattro la
partenza ha ricalcato la performance del 2004 e soltanto in
Lombardia è andata peggio.
Le cose sono andate bene soprattutto nelle regioni del
centro-sud e nel Veneto, partito con un incremento del 15% (che
i commercianti locali ritengono sia confermato a fine periodo).
In Toscana per sei operatori su dieci le vendite sono andate
meglio fino ad ora, ma si teme che possano scemare nelle
prossime settimane. Nel Lazio si pensa ad un bilancio finale in
aumento del 10%, mentre in Campania (la prima ad iniziarli) gli
affari sono andati un 10-15% meglio dello scorso anno e si
prevede una conclusione in linea, così come in Puglia. In
Sicilia ed in Sardegna, infine, gli affezionati dei saldi hanno
comprato il 10% in più e si ritiene che le cose continueranno
ad andare nello stesso modo.
Situazione stazionaria invece per Abruzzo, Emilia Romagna,
Piemonte e Liguria, dove gli esercenti non hanno registrato e
non si aspettano variazioni di rilievo rispetto al 2004. In
Lombardia, invece, si registra un segno meno: in particolare a
Milano gli esercenti denunciano una contrazione delle vendite
nei primi giorni di saldi pari al 15% e si aspettano a fine
periodo una flessione del 10% rispetto all’ultima edizione.
Secondo le cifre fornite dalla Confesercenti, sono oltre 165
mila le imprese commerciali coinvolte dalle vendite scontate di
fine stagione per un giro d’affari che ogni anno in questo
periodo supera i 10 miliardi di euro (15,6 miliardi tra saldi
estivi ed invernali).