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Sempre più verde il parco della Resistenza a Modena

E’ stato consegnato il cantiere e sono ormai al via i lavori per la realizzazione del terzo stralcio del progetto per la sistemazione del parco della Resistenza. I precedenti due stralci hanno visto la strutturazione a campagna di oltre 100 mila metri quadrati di parco con la ricostruzione del paesaggio agrario degli inizi del secolo scorso e propri delle nostre campagne nel periodo della Resistenza.

Il terzo stralcio prevede la sistemazione a verde di quasi 87 mila metri quadrati e affronta il tema della fruibilità e delle visibilità del parco. Sempre nel contesto del “parco campagna”, i nuovi sistemi di prati, impianti arborei, specchi d’acqua, siepi e arredi sono organizzati in modo da rendere l’area funzionale ad un uso di tipo urbano.

In particolare, oltre al completamento dello studio del “parco campagna” verranno curati gli elementi di accesso al parco e create porzioni di parco con funzionali opportunità fruitive. Verrà inoltre arricchita la parte monumentale dando maggiore rilievo a quella esistente e realizzando una simbologia narrativa della Resistenza con un sistema di massi.

Il progetto è coordinato dal Servizio Tutela del Patrimonio Naturale del Settore Ambiente e vede la collaborazione dei Settori Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici. Prevede un investimento di 372 mila euro più altri 70 mila euro per interventi curati da Meta. La consegna dei lavori è prevista per il prossimo mese di giugno.

“L’intervento è importante per il nostro territorio – sostiene Fabio Poggi, presidente della Circoscrizione n.3 – sia perché viene a migliorare e a rendere ulteriormente fruibile un’ampia zona verde, sia per la coincidenza dei lavori con le celebrazioni per il 60° anniversario della Resistenza. Un atto dovuto, voluto e sentito per fare memoria di quegli eventi fondamentali per la nostra libertà e per la nostra città. Per ricordare, prosegue Poggi, chi non c’è più e per ringraziare quanti hanno collaborato alla realizzazione del progetto: in particolare, l’Istituto Storico e l’ANPI di Modena.”

















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