Incentivi economici alle imprese
che assumono a tempo indeterminato lavoratori precari e assegni
di servizio per le persone che rischiano di non potere più
lavorare per impegni di cura (es. per bimbi piccoli o
anziani bisognosi di assistenza dei quali si potranno occupare
con l’assegno una baby sitter o una badante). Sono le due
novità nel panorama nazionale previste dal progetto di legge
sul lavoro approvato dalla giunta dell’Emilia-Romagna.
Tra gli obiettivi di fondo del provvedimento c’é la lotta alla precarizzazione,
cosa che ha fatto parlare di una anti-Biagi, con riferimento
alla legge nazionale 30 che disciplina il mercato del lavoro.
la nuova legge regionale prevede altri
strumenti innovativi a sostegno dell’ accesso al lavoro, come
incentivi per le imprese che favoriscono l’abbinamento di
apprendistato e master o lauree brevi in materie attinenti al
lavoro in azienda, in collaborazione con l’niversità.
Inoltre, sul fronte del collocamento e dei relativi servizi, la
legge sostiene il ruolo del pubblico con competenze esclusive
rispetto ad altri soggetti che comunque devono essere
accreditati in base a criteri stabiliti dalla Regione.
L’Emilia-Romagna ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale
contro alcuni articoli della Legge 30 e il decreto attuativo
276.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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