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Modena: tessile, 2003 ko, futuro non roseo

Il 2003 è stato un anno da ‘ko’, e
le previsioni per il futuro non sono rosee. La stima fosca è di
Federmoda Cna di Modena che si basa sui dati dell’ultimo
trimestre dell’anno passato, giudicato più ‘nero’ del
precedente, nonostante una complessiva ‘tenuta’ del distretto.

Se infatti la produzione in Italia è scesa dell’11,3% (dato
Istat) a Modena il calo è stato del 4,9% (dato ricavato da
Federmoda dagli oltre 1500 associati della provincia). Il
fatturato è calato del 7,4% in Italia, del 5,5% a Modena. Ma,
se a livello nazionale l’export e sceso del 7%, a Modena la
flessione è stata dell’8,2%, mentre l’import è cresciuto del
7,8% a fronte di un aumento medio in Italia del 6,9%. Sono scese
in maniera più accentuata rispetto alla media nazionale, le
esportazioni in importanti nazioni (Germania -26,3%, Regno Unito
-53,8%, Francia -15,5%, Usa -31,9%) mentre sono aumentate le
importazioni da Cina (+29,5%) e Turchia (+65%).


Anche per queste difficoltà 159 imprese del distretto
hanno chiuso nel 2003. Nel settore sono occupati oltre 19.000
addetti, l’80% di questi in imprese con meno di 50 dipendenti.

In tutto si tratta di 3.345 imprese, il 72% artigiane, queste
ultime con una mortalità (5,1%) più alta della media
complessiva. Ma ad essere più colpito è il settore ‘conto
terzi’,esposto alla concorrenza ‘sleale’.
Nel 2003 sono oltre 700 i posti di lavoro persi nel distretto
(-4% rispetto al 2002). Ha tenuto invece (+0,5%) l’occupazione
indipendente (soci, collaboratori, ecc.).


Le previsioni per il 2004 non sono positive: i segnali di
recupero, infatti, sono giudicati da Federmoda modesti.
Per Federmoda serve, per rilanciare un distretto che
rappresenta il 10% dell’economia locale, una serie di interventi
concreti: lotta alla concorrenza sleale, tutela del marchio,
revisione di alcuni provvedimenti fiscali (come l’agevolazione
della trasmissione d’impresa, la riduzione dell’Irap),
elaborazione di un piano di sostegno all’export, sostegno alla
ricerca e etichettatura che consenta al consumatore di
rintracciare l’origine del prodotto.
















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