Se somministrata da sola riduce del 43% i ricoveri e del 29% la mortalità per polmonite tra gli anziani. Se abbinata al siero antinfluenzale, il calo arriva al 63% e all’81% rispettivamente.
Questi i benefici della vaccinazione anti-pneumococco secondo i virologi dell’università di Milano, che hanno redatto un ‘Expert report’ per mettere nero su bianco la posizione del mondo accademico a favore di quest’arma profilattica. ”L’Expert report – spiega il professor Fabrizio Pregliasco, tra i ‘padri’ del documento – chiarisce le ragioni per cui è importante raccomandare il vaccino antipneumococcico”, in grado di proteggere dalla polmonite da pneumococco che solo in Italia fa registrare fra i 42 mila e i 70 mila casi ogni anno. Il siero viene consigliato anche dal ministero della Salute, in abbinamento a quello antinfluenzale, ma ancora troppo poco diffuso.
La vaccinazione antipneumococcica – riferisce una nota – viene raccomandata, oltre che agli over 65, a tutte le persone con malattie croniche cardiovascolari, respiratorie, renali ed epatiche, con diabete o deficit immunitari, o in trattamento con chemioterapici o che hanno ricevuto un trapianto d’organo. Il siero garantisce una protezione per 3-5 anni.
Va ricordato che ”la vaccinazione antipneumococcica può essere eseguita in qualsiasi momento dell’anno”, e viene consigliata anche da sola a tutti i soggetti a rischio reduci da un ricovero in ospedale e agli anziani ospiti in residenza o assistiti negli ambulatori dei medici di famiglia o presso i servizi vaccinali Asl.
