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Castello di Formigine: scavi archeologici e restauro

Giovedi’ 19 alle ore 21 sarà presentato al club “La meridiana” il video-documentario sui lavori all’interno del Castello. Due borse di studio intitolate al prof. Bertolani.


Il Castello di Formigine rappresenta un caso esemplare di cooperazione istituita tra la ricerca storico-archeologica e il progetto di recupero. Gli scavi archeologici anziché subentrare fortuitamente al cantiere aperto sono stati programmati in campagne di scavo a partire dal 1998, sotto la direzione di Sauro Gelichi della Facoltà di Archeologia dell’Università Cà Foscari di Venezia. Lo scopo è quello di fornire ai progettisti utili informazioni sulle diverse fasi storiche del castello, le cui strutture esistenti risalgono nella maggior parte al Quattrocento, periodo in cui il castello è proprietà dei Pio di Savoia, i quali effettuano opere di trasformazione del complesso che da nucleo abitativo diventa sede signorile.
Le origini del castello risalgono almeno a due secoli prima, secondo le fonti scritte, quando il Comune di Modena decide di erigere una fortificazione per proteggere il territorio dal rivale Comune di Reggio Emilia. Le fasi storiche successive vedono il complesso diventare proprietà degli Estensi e poi dei Calcagnini, e si susseguono periodi di splendore e altri di decadenza.
Dopo i bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale e la necessaria ristrutturazione, il castello diventa sede municipale e polo di attrazione del territorio formiginese.

Individuare le strutture murarie originarie della cinta fortificata e delle costruzioni interne consentirebbe di conoscere le origini dell’abitato formiginese. Per rispondere ai vari quesiti legati alla nascita del complesso castellano, sono in fase di studio gli esiti incoraggianti delle indagini archeologiche, che hanno portato alla luce un tratto dell’antica cinta fortificata, il perimetro parziale della antica Chiesa di S. Bartolomeo con annesso cimitero, originariamente collocata all’interno del castello e poi traslata all’esterno. Gli scheletri rinvenuti nel perimetro sono oggetto di analisi da parte degli antropologi, per stabilire età, sesso, causa di morte, alimentazione.

Scavi Castello Formigine

Allo scopo di documentare le fasi di lavoro, l’Assessorato alla Cultura ha realizzato un video-documentario promosso dal Comitato scientifico per la valorizzazione del Castello di Formigine, costituitosi in occasione dell’ottavo centenario della fondazione e tuttora operante e composto dalle Soprintendenze, dall’Università e dagli enti culturali provinciali e regionali.

L’Amministrazione Comunale presenterà il video al pubblico, il 19 giugno alle ore 21.00, presso il Club La Meridiana, a Casinalbo di Formigine (Via Fiori, 23). Sarà Luigi Malnati, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna curare la presentazione.

L’Amministrazione Comunale annuncia l’assegnazione di due borse di studio annuali in onore e ricordo del Prof. Mario Bertolani, studioso di fama internazionale, emerito ed illustre cittadino formiginese.

Il Prof. Bertolani, scomparso nel 2001, insignito nel 1998 del Premio Città di Formigine -oltre ai temi nell’ambito della Mineralogia, Petrografia e Geologia, connessi alla sua professione di docente e ricercatore- si è sempre interessato e appassionato di indagini mineralogiche e archeologiche, relative, in particolar modo, al territorio formiginese.

Le borse di studio, assegnate a due ricercatori in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della Facoltà di Archeologia dell’Università di Venezia, hanno per oggetto:

– le analisi archeometriche delle sezioni sottili di malte, intonaci e manufatti appartenenti allo scavo archeologico formiginese

– le analisi dei reperti osteologici provenienti dalle numerose tombe di inumati databili tra tardo XIII e XV secolo e collocate nell’area cimiteriale all’interno del castello, accanto alla chiesa originaria di San Bartolomeo.

I risultati delle ricerche saranno presentati in un incontro pubblico, quale rinnovato omaggio e ricordo del Prof. Mario Bertolani.

















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