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Modena: sgominata banda spacciatori ghanesi

Una banda di ghanesi, che poteva contare su una vedetta in scooter e su un “addetto al ricevimento dei clienti”, aveva stabilito la propria base di spaccio nel triangolo compreso tra piazza Primo Maggio, via Fabriani e via Cittadella. Lo strano andirivieni di persone non è però sfuggito ad alcuni abitanti della zona che hanno avvertito il personale del Posto di Polizia Integrato in viale Molza. Sono così iniziati una serie di controlli ed indagini.

La notte fra mercoledì e giovedì è scattata l’operazione che ha portato all’arresto di cinque persone con l’accusa di concorso in spaccio di sostanza stupefacente (sequestrati 70 grami di haschish) e resistenza. Uno di loro dovrà rispondere inoltre di lesioni personali aggravate ai danni di due operatori della Polizia di Stato. In manette sono finiti cinque persone: Frank Ageyi, classe 1973, Nana Kofi Frimpong, classe 1966 Anci Kofi, classe 1969, John Ackton, classe 1980 e Nasiru Mohammed, classe 1973. La banda, complice il buio, nell’arco di una ventina di minuti aveva già effettuato numerose vendite, movimenti tutti seguiti da personale in borghese nascosto nella zona. Poco dopo le 21 è scattata la trappola che ha portato al movimentato arresto. I cinque, infatti, hanno tentato la fuga, chi a piedi chi in sella ad uno scooter. Due sono stati ammanettati in viale Storchi , uno all’interno del parco Novi Sad e uno in via Emilia Ovest (davanti all’ex ottavo campale). Più complesso l’arresto del quinto uomo: Frank Agyei, che inseguito sino in piazza Tien An Men ha opposto resistenza impugnando un coltello a serramanico con cui ha vibrato alcuni fendenti con cui ha ferito due agenti della Polizia di Stato che lo stavano per braccare. Alla fine però il gahnese è stato immobilizzato e portato insieme ai complici negli uffici del comando di viale Amendola. Nel corso dell’inseguimento sono stati sparati alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Indagini attraverso i terminali della polizia scientifica gli investigatori hanno potuto accertare che i cinque erano tutti pregiudicati per spaccio ma che al momento dei fermi precedenti avevano fornito generalità diverse. A tradirli il riscontro delle impronte digitali. Gli arrestati sono stati accompagnati in nottata nella casa circondariale di Sant’Anna.
















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