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Ferrari: checkup medico per la scuderia

Check up in pista. Non per pistoni e bielle delle blasonatissime F2002, ma per coronarie e polmoni degli uomini che le hanno portate a vincere in tutti i circuiti del mondo, meccanici e tecnici della squadra corse e della squadra test della Ferrari. Per cinque giorni, in vista della ripresa dei test la settimana prossima, gli uomini e le donne in rosso si sottopongono a ogni tipo di test medico.


E’ una tradizione cominciata nel 1994, voluta dal capo della scuderia, Jean Todt, estesa poi nel 1999 su impulso del presidente Luca di Montezemolo a tutta l’ azienda. E’ la cosiddetta ”Formula Benessere”: gli uomini del Cavallino che lo richiedono hanno la possibilita’ di accedere alla serie di ambulatori fissi costruiti all’ interno di una palazzina a Fiorano per controllare periodicamente la propria salute. Un investimento sulla prevenzione sanitaria che ha avuto successo: dal ’99 ad oggi sono stati eseguiti circa 1800 accertamenti dalla societa’ Medex, che ha il patrocinio del Coni e lavora con l’ ospedale S.Andrea di Roma e l’ ospedale di Reggio Emilia. Gli specialisti coinvolti sono: dentista, urologo, dermatologo, ortopedico, cardiologo, internista, fisiologo dello sport, oculista, angiologo, dietologo, neurologo, oltre a vari analisti che fanno esami vari, compresi elettrocardiogramma sotto sforzo.
Adesso, periodo di massima tranquillita’ per due squadre normalmente sotto stress, il check up in pista per Jean Todt, Ross Brawn, Rory Byrne, Paolo Martinelli e il resto degli uomini che hanno saputo vincere sette titoli mondiali negli ultimi quattro anni. Piloti esclusi: si stanno godendo la vacanza, in piu’ la loro attivita’ li sottopone a controlli medici continui.
Da martedi’ si torna ai pit stop: il 26 novembre a Barcellona con Badoer, il giorno successivo al Mugello con Burti. Le cure tornano alle macchine.

















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