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Fermati dopo furto nell’isola ecologica

Grazie alla segnalazione di un cittadino insospettito nell’aver visto alcuni uomini forzare in orario di chiusura la rete di recinzione dell’isola ecologica di Bagnolo in Piano i Carabinieri di San Martino in Rio e Bagnolo in Piano, intervenuti immediatamente sul posto hanno sorpreso uscire dal centro raccolta di rifiuti quattro ladri che avevano riempito l’auto in loro uso con svariato materiale prevalentemente ferroso (pentolame, infissi in alluminio, ferri da stiro, trapani ma anche una decina di case da computer) e che si stavano allontanando a bordo dell’autovettura con il materiale trafugato.

Per questo motivo con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano e San Martino in Rio hanno denunciato alla Procura reggiana, 4 cittadini rumeni ( un 55enne, un 35enne, un 24enne e una 28enne) tutti domiciliati a Reggio Emilia, trovati in disponibilità di vario materiale ferroso restituito alla società proprietaria dell’isola ecologica. L’origine dei fatti l’altro pomeriggio intorno alle ore 14.00 quando una pattuglia dei carabinieri di San Martino in Rio, su input della centrale operativa del comando provinciale di Reggio Emilia, si recava nell’isola ecologica di Bagnolo in Piano in quanto un cittadino segnalava di aver notato 3 uomini ed una donna accedere fraudolentemente all’interno prelevando materiale ferroso ivi stoccato.

I carabinieri  di San Martino in Rio giunti sul posto e raggiunti dai colleghi di Bagnolo in Piano notavano uscire dalle pertinenze dell’isola ecologica un’autovettura Volkswagen Sharan carica di materiale ferroso e con a bordo 3 uomini e una donna. Concluse le operazioni di identificazione e accertato che l’auto era carica di materiale ferroso i carabinieri effettuavano una ricognizione verificando che la rete di recinzione era stata tagliata e che i 4 si erano pertanto introdotti fraudolentemente nelle pertinenze dell’isola ecologica  asportando il materiale ferroso trovato a bordo dell’auto. Nella borsa della donna venivano inoltre rinvenuti strumenti da scasso quali fobici e cacciaviti sottoposti a sequestro. In relazione ai fatti accertati i 4 venivano condotti in caserma e denunciati alla Procura reggiana per concorso in furto aggravato e possesso di strumenti atti allo scasso.
















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