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Bagnolo in Piano, commemorazioni degli eccidi perpetrati nel 1945

Prendono il via giovedì 14 febbraio, le iniziative per commemorare il 74° anniversario degli eccidi del Torrazzo e di San Michele della Fossa, perpetrati nel 1945 nel territorio di Bagnolo in Piano, episodi ancora estremamente vivi nella memoria collettiva del paese, grazie anche all’impegno delle Istituzioni per tramandarne il ricordo anche tra chi non li visse direttamente.
Così come avverrà giovedì mattina, con il coinvolgimento degli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo E.Comparoni: al Teatro Comunale Gonzaga “Ilva Ligabue” verrà proposta un’anteprima loro riservata della pièce teatrale a cura della Compagnia MaMiMò di Reggio “14 Febbraio: Eroi e Resistenti”.
Le celebrazioni ufficiali aperte a tutta la comunità saranno poi domenica, 17 febbraio, con il ritrovo in piazza Garibaldi alle ore 9, da dove si partirà in auto per arrivare a San Michele dove ci sarà un omaggio al monumento ai caduti, la benedizione e la deposizione di una corona.
Alle 9.45, al ritorno in piazza Garibaldi, prenderà il via il corteo per le vie del centro storico con la partecipazione dell’Associazione Musicale Banda Cittadina “Luigi Asioli” di Correggio, con la deposizione di una corona e la benedizione al Luogo della Memoria, il monumento ai caduti alla base del Torrazzo. Dalle 10.15 ci saranno gli interventi della Sindaca Paola Casali, il Presidente della provincia di Reggio Giorgio Zanni, Manlio Castellini del Comitato Unitario Provinciale della Resistenza di La Spezia (provincia che ebbe diversi caduti a San Michele), Elio Ivo Sassi, Presidente provinciale dell’Alpi-Apc. Alle 11, sempre in piazza, la rievocazione storica e pièce teatrale della Compagnia MaMiMò (in caso di maltempo la rappresentazione si svolgerà nel Teatro Comunale).
Afferma Paola Casali: “Da ormai tanti anni siamo impegnati per tenere viva la memoria di questi fatti storici così dolorosi e drammatici che costituiscono l’identità della nostra comunità. E non solo perchè sono ancora tra noi bagnolesi che hanno vissuto quei giorni tragici e ne hanno respirato il dolore e la disperazione. Ma anche perchè da quel dolore sono usciti rafforzati i valori che hanno costruito la nostra democrazia, e sono alla base della Costituzione. Per questo li vogliamo tramandare, coinvolgendo i giovani, grazie anche alla Compagnia MaMiMò che da ormai diversi anni propone in questa occasione delle rappresentazioni che hanno puntato di volta in volta l’attenzione su aspetti diversi dei fatti, a volte rileggendoli in senso metaforico. Quest’anno la rappresentazione tornerà ad essere principalmente una ricostruzione storica, cercando di trasmettere l’atmosfera, lo sbigottimento e il dramma provati allora. Ritengo inoltre sia molto importante anche mantenere le tracce “fisiche” della strage: in questi giorni sono iniziati i lavori di consolidamento e restauro del Torrazzo, lavori che però manterranno i fori causati dai proiettili il 14 febbraio ’45, protetti e conservati come testimonianza e monito da allora”. Le iniziative sono organizzate dal Comune di Bagnolo in collaborazione con l’Anpi – Comitato provinciale di Reggio Emilia, l’Alpi-Apc, il Comitato Unitario Provinciale della Resistenza di La Spezia, Spi-Cgil sezione di Bagnolo, l’Unione Terra di Mezzo e con il contributo di Iren.
Per informazioni: Comune di Bagnolo, tel. 0522 957407.

La strage del Torrazzo avvenne il 14 febbraio 1945. Bagnolo in Piano era un’area di fervida attività partigiana: il 10 febbraio due bersaglieri dell’esercito repubblichino erano stati uccisi in uno scontro a fuoco con esponenti della Resistenza locale. All’alba del 14 febbraio alcuni reparti della Brigata Nera di Reggio arrivarono in paese con l’obbiettivo di compiere una rappresaglia esemplare nei confronti della popolazione civile. Vennero prelevati dalle loro case nove esponenti storici dell’antifascismo e della resistenza locale assieme al Commissario Prefettizio Carboni, reggente dell’amministrazione comunale. I dieci prigionieri vennero portati nella piazza del paese, allineati sotto il Torrazzo e giustiziati. Le vittime furono Aristide Carboni “Spento”; Carlo Formentini “Nino”; Oreste Gibertoni “Dante”; Otello Gibertoni “Nilo”; Evres Lazzaretti “Ottaviano”; Primo Malaguti “Bucov”; Emilio Mattioli “Gianni”; Arnaldo Storchi “Walter”; Licinio Tedeschi “Eros”; Imerio Tondelli “Eros”. L’eccidio di San Michele della Fossa è avvenuto invece il 3 marzo 1945: otto partigiani detenuti nel carcere di Reggio nell’Emilia, in seguito alla morte di quattro militari tedeschi avvenuta nei giorni precedenti per mano dei partigiani, vennero prelevati dalle celle, trasferiti nella piccola frazione bagnolese, allineati davanti al muro del cimitero e fucilati. Si trattava di Luigi Brandolisio di Varese Ligure (SP); Annibale Bruschi di Rottofreno (PC); Renato Corradini di La Spezia; Angelo Grassi di Castel San Giovanni (PC); Elio Sesenna di Fiorenzuola d’Arda (PC); Guido Signorelli di Rio Saliceto e Ottorino Vecchi di Scandiano. Uno dei caduti non fu invece mai identificato.
















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