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Tragedia in via Turri a Reggio Emilia: cordoglio del sindaco Luca Vecchi

Il sindaco Luca Vecchi e l’Amministrazione comunale esprimono dolore e cordoglio per la tragica scomparsa dei due coniugi, nell’incendio al civico 33 di via Turri.

Il sindaco ha fatto visita nel corso della giornata ad alcune delle altre vittime, ricoverate in ospedale e, assieme al vicesindaco Matteo Sassi, alla Polizia locale coordinata dal comandante Stefano Poma e agli operatori dei Servizi sociali del Comune, ha seguito la vicenda sin dalla notte scorsa.

Il Comune ha reso disponibili immediatamente posti in alberghi della città, in cui vengono ospitate una trentina di persone costrette a lasciare temporaneamente la loro abitazione di via Turri.

La stessa Amministrazione è in attesa degli esiti degli accertamenti di indagine sulle origini dell’incendio, che si sarebbe sviluppato dallo scantinato dell’immobile. Tali conclusioni saranno un aspetto fondamentale per poter esprimere valutazioni di merito, consapevoli e razionali, non avventate.

E’ necessario sottolineare, rispetto al presidio del quartiere della stazione centrale, che i controlli negli immobili da parte della Polizia locale sono frequenti, in particolare dove esiste la collaborazione dei condomini e degli amministratori.

Il più recente di questi controlli è avvenuto nelle scorse settimane, da parte di personale della stessa Polizia locale e della Polizia di Stato: sono stati compiuti controlli anche nelle cantine dei civici dal numero 33 (quello in cui è avvenuto l’incendio) al numero 47.

Da tali controlli, non erano emerse negli scantinati tracce della presenza di persone in maniera permanente ed abusiva.

I controlli, si spiega nel rapporto successivo agli accertamenti, si sono svolti “con la collaborazione dei Capiscala e degli Amministratori condominiali”, così “si è avuto accesso alle cantine, altrimenti inaccessibili perché chiuse da porte metalliche con serrature funzionanti”.

Inoltre, “non sono stati trovati stupefacenti o tracce di smercio” e “in merito a presunte attività abusive segnalate nei garage, non si sono avuti riscontri, ma le segnalazioni stesse erano piuttosto approssimative”. Si è appreso in quell’occasione dai condomini che “ultimamente dette attività sono cessate o diventate ‘poco visibili’, forse per via dei controlli effettuati sui residenti (i controlli della Polizia locale e delle Forze dell’ordine) che hanno allarmato gli eventuali abusivi”.

“In relazione a recenti contatti con gli Amministratori di condominio – concluse il rapporto – il flusso di informazioni comincia ad essere un po’ più preciso e dettagliato, e questo potrebbe permettere di intervenire in maniera mirata in occasione di illeciti reali”.
















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