La manovra antismog che cambia, accogliendo la richiesta della maggioranza dei territori, senza che vengano modificate le stime sul taglio alle emissioni inquinanti. Con lo spostamento al 1^ ottobre 2020 del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 sostanzialmente compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli commerciali e di privati piĆ¹ inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali e dal raddoppio delle domeniche ecologiche. āPerchĆ© da parte della Regione non cāĆØ alcuna intenzione di fare un solo passo indietro o allentare la presa sulla tutela della salute e dellāambienteā, afferma lāassessore regionale allāAmbiente, Paola Gazzolo.
Le misure, dunque, in vigore fino al 31 marzo 2019 per il miglioramento della qualitĆ dellāaria: blocco dei diesel fino allāeuro 3; misure dāemergenza piĆ¹ restrittive in caso di sforamento delle emissioni che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore giornaliero di pm10, e che comprenderanno anche gli stessi diesel euro 4 (come lo scorso anno), e raddoppio delle domeniche ecologiche, almeno due al mese.
Queste, in sintesi, quelle varate oggi in Assemblea legislativa dopo lāapprovazione di un emendamento presentato dalla Giunta al progetto di legge āSessione europea 2018ā dopo la riunione dellā8 ottobre scorso, con il presidente Stefano Bonaccini, lāassessore Gazzolo e i sindaci dei Comuni superiori ai 30mila abitanti e dellāagglomerato di Bologna, da cui era uscita la richiesta di togliere il divieto generalizzato alla circolazione dei diesel euro 4 prevista nel Pair 2020 (Piano aria integrato regionale), costruito con tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Aula. Richiesta accolta dalla Regione per dare risposte alle richieste di cittadini e imprese raccolte dai sindaci e per uniformitĆ con le altre Regioni dellāaccordo di Bacino Padano (Lombardia, Veneto e Piemonte).
Ma non basta. Dal mese prossimo le micro, piccole e medie imprese potranno usufruire dellāeco-bonus per i veicoli commerciali fino allāeuro 4 e dal 2019 il contributo alla rottamazione dei mezzi piĆ¹ inquinanti fino ai diesel euro 4 sarĆ estesa anche ai privati grazie ai 5 milioni che la Regione stanzierĆ entro la fine dellāanno.
āAbbiamo ascoltato i territori comāĆØ nello stile di questa Giunta- spiega Gazzolo-. Ci siamo fatti carico delle richieste dei sindaci e nello stesso tempo abbiamo svolto una seria valutazione per definire il bilancio emissivo dopo le decisioni prese nellāincontro dellā8 ottobre. Il risultato ĆØ un sostanziale pareggio rispetto allo scenario originario del blocco strutturale della circolazione per i diesel euro 4, ovvero 280 tonnellate allāanno in meno di ossidi di azoto e 31,5 tonnellate di pm10, cosƬ come stimato dalle valutazioni di Arpae che saranno verificate con il monitoraggio che interesserĆ tutte le 90 misure del Piano aria. E questo anche grazie a due misure innovative: gli eco-bonus per i veicoli commerciali con un investimento regionale di poco meno di 4 milioni di euro e quelli per i privati previsti nel 2019 finanziati sempre dalla Regione con 5 milioni di euro. Con un impegno economico rilevante di cui la Giunta si ĆØ fatta carico- conclude lāassessore-, abbiamo accolto le richieste dei territori senza deroghe al taglio delle emissioni inquinanti che rimane il nostro obiettivo prioritario. Ora chiediamo la stessa sensibilitĆ al Governo, di investire altri 5 milioni di euro per i veicoli privati per rafforzare la manovra a beneficio della salute di tutti i cittadini. Marciare insieme vuol dire proprio questo: farsi carico ognuno delle proprie responsabilitĆ per azioni condivise ed efficaci per unāaria piĆ¹ pulitaā.
Il taglio alle emissioni inquinanti
Equilibrio raggiunto nel bilancio delle emissioni inquinanti rispetto allo scenario che prevedeva il blocco alla circolazione dei diesel euro 4 con una diminuzione di 280 tonnellate allāanno di ossidi di azoto (NOx) e 31,5 di pm10. Grazie alle misure emergenziali previste, con il blocco dopo 3 giorni di sforamento e il raddoppio delle domeniche ecologiche, e la rottamazione dei veicoli commerciali e privati lāobiettivo complessivo sarĆ infatti mantenuto (scenario stimato da Arpae ).
Gli eco-bonus per i veicoli commerciali: contributi da 4 a 10mila euro
Prenderanno il via dal mese prossimo gli eco-bonus per i veicoli commerciali destinati alle micro, piccole e medie imprese. In tutto, ĆØ a disposizione un pacchetto di 3 milioni e 850mila euro (1.850.000 di fondi regionali e 2 milioni statali) per incentivare la rottamazione dei diesel fino allāeuro 4 fino a 12 tonnellate (categoria N1 e N2).
Ogni impresa potrĆ sostituire fino a due veicoli per avere diritto a due contributi ed ĆØ ammessa anche la formula del leasing con āobbligo del riscattoā. Potranno essere acquistati mezzi elettrici, ibridi a benzina (full hybrid o hybrid plug in), a metano (mono e bifuel benzina) euro 6 o gpl (mono o bifuel benzina) sempre euro 6.
A seconda del mezzo acquistato sarĆ corrisposto in forma diretta un contributo variabile dai 4 ai 10 mila euro. E a questo, grazie a un accordo tra Regione e associazioni Anfia, Unrae e Federauto, si aggiunge uno sconto non inferiore al 15% che i concessionari dovranno applicare a chi acquisterĆ i mezzi con il contributo regionale. Nella manovra sono ammessi anche i veicoli giĆ rottamati a far data dal 1^ gennaio 2018.
Le misure emergenziali: blocco dopo 3 giorni di sforamento e raddoppio delle domeniche ecologiche
Con le misure approvate oggi in Assemblea legislativa, vengono inasprite le misure emergenziali che scatteranno dopo soli 3 giorni, un giorno in meno rispetto al Pair 2020, di superamento continuativo del valore limite giornaliero di pm10 con il divieto di circolazione che si estenderĆ , in questo caso, anche ai diesel euro 4. Inoltre, scatterĆ il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa fino alla classe 3 stelle compresa (se in presenza di impianti di riscaldamento alternativi), e ci sarĆ lāobbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle case e negli uffici e a 17 gradi nelle attivitĆ produttive e artigianali. Previsto il divieto di combustione allāaperto e di spandimento dei liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili (interramento immediato dei liquami o iniezione diretta al suolo).
Per far sƬ che le misure emergenziali vengano rispettate, saranno potenziati i controlli e sarĆ applicato il divieto di sostare in strada con il motore acceso.
Le altre misure fino al 31 marzo 2019
Blocco alla circolazione dei veicoli diesel fino allāeuro 3, benzina fino allāeuro 1 e ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedƬ al venerdƬ, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche. Norme ancora piĆ¹ dure in caso di sforamenti: il blocco scatterĆ infatti con un giorno di anticipo, 3 giorni di sforamento, rispetto allo scorso anno. Sono interessate da queste limitazioni 30 cittĆ dellāEmilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, ForlƬ, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dellāagglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente allāaccordo. Altri comuni anche di altre province lāhanno chiesto.
Lāattuazione delle misure del Pair 2020 ĆØ affidata allāadozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale āLiberiamo lāariaā (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore.
Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o piĆ¹ posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).
Confermate inoltre le restrizioni giĆ in vigore nel 2017 per i camini piĆ¹ vecchi, e cioĆØ quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o ācaldaietteā con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e piĆ¹ inquinanti, di classe ā1 stellaā.
Il divieto si applica perĆ² solo per lāuso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio se non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria. Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc.Ā Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza ĆØ indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata allāacquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.