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Memo-Multicentro educativo Comune di Modena, prosegue lo stato di agitazione

“Sono trascorse due settimane da quando l’assessore Cavazza, in Consiglio comunale a Modena, ha dichiarato di non aver mai pensato di  esternalizzare il Memo-Multicentro Educativo, ma di volerlo piuttosto rilanciare.
Alle dichiarazioni, per ora, sono seguite solo parziali risposte sul piano occupazionale, non sufficienti però a chiarire se verrà data o meno piena copertura alle riduzioni di organico dovute alle cessazioni per pensionamento previste per il mese di settembre “e soprattutto – dicono Fabio De Santis segretario FP/Cgil, Sabrina Torricelli Cisl/FP, Paola Santi di CSA – non chiariscono ancora  quali siano i  progetti del Comune sul Memo””.

A preoccupare le lavoratrici e i lavoratori del Memo è infatti l’assenza di progettualità e di una visione sul futuro del servizio. I sindacati continuano infatti a sostenere la necessità di avere maggior chiarezza progettuale e sulla dotazione organica. Confronto non procrastinabile visto l’imminenza dei pensionamenti e la necessità di continuare a portare avanti le attività già previste nei prossimi mesi e fondamentali per mantenere la qualità dei servizi erogati.

“Pensiamo anche – aggiungono De Santis, Torricelli e Santi – che bisognerebbe aprire un tavolo sulla situazione complessiva degli organici nei vari settori del Comune di Modena, degli assetti organizzativi rimasti pressoché inalterati in costanza di riduzione del numero degli addetti, e sulla possibilità di sperimentare anche forme di lavoro agile”.

Intanto procede lo stato di agitazione dei dipendenti del Memo, con il blocco permanente degli straordinari, la previsione di scioperi a scacchiera da svolgere nei periodi di picchi delle attività e il mantenimento di tutte le iniziative di mobilitazione già in atto.
















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