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Clonano sito e truffano decine di persone: denunciati dai carabinieri di Luzzara

Il meccanismo era davvero geniale e la truffa ha già fruttato oltre 100.000 euro. Hanno clonato un sito specializzato nel confrontare i prezzi tra le varie compagnie di assicurazione, venivano quindi contatti sull’utenza di riferimento indicata nel sito e una volta fornite le indicazioni che portavano l’utente a scegliere la compagnia assicurativa con il prezzo più basso, si facevano accreditare il corrispettivo in una carta prepagata inviando al cliente una polizza RC Auto falsa. Gli importi ricevuti venivano poi riciclati su altre carte prepagate intestate a complici compiacenti. Nei guai sono finite 10 persone, aventi un’età compresa tra i 30 e i 60 anni residenti nel napoletano, tra cui 6 donne, denunciate alla Procura reggiana dai carabinieri della stazione di Luzzara per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Almeno una trentina le vittime del sodalizio truffaldino, residenti in Friuli, Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia ma l’elenco potrebbe essere più lungo e i carabinieri si attendono che ora, divulgata la notizia, altre persone si presentino a denunciare la truffa subita una volta resisi conto che le polizze acquistate sono false. In un caso la vittima si è accorta del raggiro quando fermata da una pattuglia dei carabinieri è stata informata che l’autovettura era sprovvista di polizza assicurativa in quanto quella acquistata tramite il sito era falsa. L’indagine dei carabinieri di Luzzara è iniziata lo scorso mese di maggio quando un uomo residente in paese si è presentato alla stazione dei carabinieri del posto raccontando una truffa davvero singolare. Aveva visto sul web, su un sito specializzato nel confrontare i prezzi per le polizze assicurative RC Auto, un preventivo facente al suo caso. Ha contatto il numero riportato sul sito mettendosi in contatto con colui che riteneva operatore della compagnia assicurativa prescelta e che invece era il truffatore. Conclusa la compravendita la vittima versato il corrispettivo riceveva su whatsApp il pdf della polizza assicurativa falsa. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa l’uomo si rivolgeva ai carabinieri di Luzzara che avviavano le indagini. Attraverso il vero sito i militari hanno scoperto che il dominio del sito adoperato per le vendite delle assicurazioni rimandavano a un link diverso da quello ufficiale. In pratica il sito del portale commerciale leader on line era stato clonato. Incrociando i dati della prima denuncia, con altre segnalazioni, i carabinieri hanno scoperto durante l’attività investigativa che tutte le vendite erano concentrate in un’unica regione. Da qui, attraverso alcune analisi contabili, è stato reso disponibile un elenco di dieci persone che agivano in collaborazione tra loro, proprio per assicurarsi gli illeciti profitti. Nel dettaglio al truffatore che incamerava i soldi sulla postepay “madre” erano collegati complici che ricevevano sulle rispettive postepay i soldi ricevuti dalla carta ricaricabile “madre” in una sorta di riciclaggio degli illeciti proventi ricevuti. Complessivamente i carabinieri di Luzzara hanno quantificato movimentazioni di danaro nell’ordine di oltre 100.000 euro.
















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