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Due maioliche dell’Ottocento in dono ai Musei Civici di Modena

La collezione di antiche ceramiche dei Musei civici di Modena si amplia con il contributo dei cittadini e di associazioni modenesi. Nel suo 70° anno di attività (1947-2017), infatti, l’associazione Amici dell’Arte “Franco Allegretti” dona ai Musei civici di Palazzo dei Musei una raffinata coppia di albarelli in maiolica, recipienti da farmacia, prodotti a Scandiano nel 1842.

La donazione sarà ufficializzata con una piccola cerimonia in programma sabato 26 maggio alle 11 nella Sala Crespellani, al terzo piano del Palazzo di largo Sant’Agostino. Saranno presenti Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, la direttrice dei Musei civici Francesca Piccinini, e Arturo Franchini, presidente dell’associazione Amici dell’Arte “Franco Allegretti”.

Nella stessa occasione saranno presentate altre importanti donazioni esposte nella sala delle ceramiche del Museo civico d’Arte. Al termine della presentazione, l’associazione Amici dell’Arte “Franco Allegretti” offrirà un aperitivo ai presenti.

La collezione di ceramiche dei Musei civici si è costituita a partire dal 1872 con l’ingresso di alcune ceramiche provenienti da scavi e ristrutturazioni cittadine o disponibili sul mercato.

In seguito, con le cospicue donazioni di importanti famiglie modenesi (Picaglia, Campori, Molza e Cambi), la raccolta si è arricchita di maioliche provenienti dalle manifatture dell’Italia centro-settentrionale attive tra il XVI e il XIX secolo.

Le donazioni si sono poi indirizzate anche a valorizzare le produzioni locali, a partire dal dono dell’Accademia Italiana della Cucina nel 2013 di una Zuppiera con presentatoio, manifattura Dallari (Sassuolo), datata intorno al 1760.

Con la Mostra di caminetto di mattonelle di Delft, prima metà sec. XIX (dono Danilo Bartoli 2014) e con la Targa con numero civico, manifattura Rubbiani, fine sec. XIX, (dono del Fai delegazione di Modena nel 2016) si cerca di indagare l’origine dell’industria ceramica del territorio che, nel corso dell’Ottocento, era caratterizzata anche da una pregevole produzione di stoviglie da tavola.

Così le due “crespine”, manifattura Ferrari Moreni (Sassuolo) e i due vassoi, manifattura Vicentini del Giglio (Vicenza), fine sec. XVIII, dono di Marisa Mari nel 2015, testimoniano l’utilizzo della terraglia “all’uso d’Inghilterra” i cui modelli si diffondono quasi identici in tutta Europa.

Infine, la Mostra di orologio, di Carlo Rubbiani e Silvestro Barberini per la manifattura Rubbiani, 1885-86 in maiolica (dono di Lidia e Piero Guerzoni nel 2017), attesta la qualità degli oggetti prodotti a Sassuolo alla fine del XIX secolo.

Nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione delle proprie collezioni, in autunno i Musei civici presenteranno un allestimento rivisto della raccolta, che si avvarrà della catalogazione realizzata con la collaborazione dell’azienda Marca Corona di Sassuolo, in gran parte consultabile sul sito dell’Ibc (Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia – Romagna).

I Musei civici di Modena a Palazzo dei Musei aprono al pubblico da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 (con possibilità di apertura pomeridiana per gruppi di minimo 20 persone, su prenotazione) sabato, domenica e festivi: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; chiuso i lunedì non festivi.

Informazioni online (www.museicivici.modena.it) o su fb museicivicimodena.
















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