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Il Movimento animalista: “niente da fare, la strage dei cinghiali a Sassuolo si è compiuta”

“Non c’è stato nulla da fare. Nonostante il Movimento Animalista abbia partecipato all’incontro, insieme con le altre Associazioni del territorio, presso il Comune di Sassuolo mercoledì 3 gennaio per cercare di trovare con l’Assessore Sonia Pistoni e il rappresentante della Polizia Provinciale Gibertini soluzioni alternative all’uccisione dei cinghiali nel parco Ducale programmata per il giorno successivo, gli organi istituzionali sono stati irremovibili. Oggi è stata compiuta la strage” – afferma una nota del Movimento Animalista di Modena.

“Facendosi scudo delle normative, le autorità hanno sottolineato che il loro ruolo era di puri esecutori. Nonostante la legge 157/92 all’art.19 preveda che prima di arrivare all’abbattimento degli animali è necessario provare i metodi alternativi previsti dall’ISPRA (in questo caso ne è stato provato solo uno, cioè il dissuasore olfattivo), si sentono in regola. D’altronde la direttiva regionale parla chiaro e dà ragione a loro.

Per salvare i prossimi cinghiali condannati, ma anche le volpi, i lupi ed altre specie bisogna cambiare le leggi e il Movimento Animalista, una volta entrato nelle istituzioni, si impegnerà con tutta la sua forza in questa impresa. La fauna selvatica va vista come un arricchimento e non come un fastidio. Ci sono tanti paesi europei che l’hanno capito, basta guardare la Francia con le sue reti e i suoi metodi di sterilizzazione.

Mercoledì ci hanno spiegato che i cinghiali di Sassuolo (in tutto 15) sono scesi a valle perché la zona è stata bonificata, da discarica abusiva è tornata l’oasi di un tempo e gli animali sono tornati a popolarla. “Invece di esserne contenti li abbiamo ammazzati”, commenta ​Silvia Pacher,  coordinatrice ​provincia​le del Movimento animalista​ Sez. Modena​.
















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