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Tollari (CST UIL) sulla sicurezza a Modena

L’indagine di Confcommercio e FAM pubblicata lo scorso mese dimostra ancora una volta come l’insicurezza non sia solo un sentimento legato a paure illogiche e esagerate, ma una delle più serie motivazioni a tenere fermo un intero paese.

Modena e la sua provincia non sono esenti da fenomeni criminosi  importanti. Anche dove c’è ricchezza si annida un tessuto sociale malato che proietta le paure dei cittadini in una dolorosa realtà. Uno stato che non riesce a far rispettare le leggi che emana e soprattutto garantire la certezza della pena per chi delinque, perde la credibilità dei cittadini e delle imprese. Noi riteniamo che il presidio del territorio delle forze dell’ordine, coadiuvate anche dalla polizia locale, sia importante, anche se ancora non sufficiente.

Molto si è fatto e può essere anche ulteriormente migliorato, sul tema delle telecamere e della sicurezza passiva, molto c’è da fare in materia di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali. In materia di prevenzione crediamo che il consolidamento di una ripresa economica attraverso un ritorno ad un virtuoso utilizzo delle normative sul lavoro, possa costituire un elemento fondamentale.  Lavoro regolare, contrasto serio alla concorrenza sleale, significa riconoscere alle imprese sane un ruolo strategico importante, capace di fornire i giusti anticorpi a tutta la società. Assicurare la certezza della pena, vuol dire prima di tutto non vanificare il lavoro di indagine e di contrasto alla criminalità operato con grande spirito di sacrificio e abnegazione da parte delle forze dell’ordine nel territorio. Se molti cittadini evitano persino di sporgere denuncia, significa che la credibilità dello Stato è fortemente in discussione.

Anche da parte delle organizzazioni sindacali non si può sottovalutare questo aspetto.  Riconosciamo gli aspetti sociali di incremento delle povertà dovute alla crisi, ma vi sono fenomeni criminosi sui quali l’aspetto sociale è irrilevante, a fronte dei facili e lauti guadagni che si possono ottenere con droga, prostituzione, usura, furti sistematici nelle abitazioni e nei negozi, sfruttamento del lavoro nero e della immigrazione clandestina.

Col nuovo anno si andrà al voto e il tema della sicurezza avrà sicuramente un peso rilevante. Più che appelli demagogici che sfruttano le paure, si dovrà guardare a proposte serie che pongano il cittadino al centro dell’attenzione delle istituzioni e garantire, con la certezza della pena, la giusta condanna dei fenomeni criminali.
















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