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La Giunta di Modena dà il via libera al rinnovo dell’accordo proposto dalla Regione ma chiede più equilibrio nella ripartizione delle risorse

La Giunta comunale ha dato il via libera all’approvazione del Patto per il trasporto pubblico proposto dalla Regione Emilia-Romagna, ma ha chiesto all’Ente regionale di destinare con successivi provvedimenti maggiori risorse anche ai servizi auto filoviari e di rimodulare il riparto di tali risorse secondo nuovi criteri più coerenti con la normativa nazionale e con i parametri più legati agli aspetti strutturali dei territori.
Dopo un’informativa sul tema fornita ieri, mercoledì 6 dicembre, in Commissione consiliare Seta dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi, oggi la Giunta ha deliberato l’adesione al documento proposto dalla Regione “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia Romagna per il triennio 2018-2020”, che sarà siglato da tutti i soggetti coinvolti lunedì 11 dicembre.
L’Amministrazione ha però formalizzato la richiesta di rimodulazione dei trasferimenti regionali sul territorio per superare “la situazione attuale nella quale l’accumularsi di singole scelte particolari ha prodotto un assetto decisamente squilibrato a danno di alcuni bacini, tra cui quello modenese”.
Il rinnovo del Patto, che vede coinvolti Regione, Enti locali, Province, Agenzie locali per la Mobilità, Società di gestione pubbliche e private dei servizi di Tpl e parti sociali direttamente interessate, prevede in particolare l’impegno della Regione a integrare le risorse dello Stato con ulteriori investimenti. Il Patto si pone in particolare obiettivi come il miglioramento della qualità dell’aria, la riorganizzazione dei servizi autofiloviari e ferroviari, il rinnovo del parco autobus e del materiale rotabile ferroviario, la bigliettazione elettronica, l’integrazione tariffaria e l’infomobilità, il trasferimento della titolarità della rete ferroviaria regionale a RFI. Su quest’ultimo punto, in particolare, la possibilità di trasferire la rete regionale al gestore della rete nazionale viene subordinata a un impegno su una serie di interventi, dalla manutenzione delle linee a investimenti per risolvere i principali nodi attualmente presenti, come ad esempio alcuni problematici passaggi a livello.
Nell’attesa del percorso di fusione per bacini delle nove Agenzie presenti sul territorio regionale (Modena insieme a Reggio Emilia nell’ambito Secchia- Panaro), il patto prevede di poter sviluppare le procedure di gara per l’affidamento del servizio attraverso un percorso temporaneo di attuazione basato su Convenzioni. Il documento suggerisce inoltre ai soggetti che gestiscono i servizi sul territorio la valutazione di un processo di integrazione per migliorare la competitività e la capacità di investimento. Particolare attenzione, infine, viene posta all’integrazione modale ferro-gomma e tra territori limitrofi.
















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