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Barista rapinato a Sant’Ilario d’Enza dopo brutale pestaggio

Si trovava nel bar con una ragazza quando ha aperto la porta a due sconosciuti che l’hanno pestato a sangue per impossessarsi del cassetto della cassa contenente, peraltro, soli 10 euro. Quindi la fuga dei due rapinatori che, seguiti dalla ragazza poi risultata complice dei due, sono balzati a bordo di un’auto condotta da un’altra giovane, con la quale i 4 si sono dileguati. L’allarme ai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza è giunto venerdì notte, poco dopo le 2,30, da parte dello stesso barista che ha chiamato il 112.

I carabinieri hanno subito garantito i soccorsi all’esercente, che presentava il volto tumefatto e sanguinolento. L’uomo, un 37enne reggiano, è stato ricoverato con una prima prognosi di 40 giorni per importanti fratture facciali e il sospetto perforamento della trachea. Le indagini dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, supportate anche dai filmati della videosorveglianza che hanno ripreso il violento pestaggio, hanno portato nelle ore successive sia all’identificazione degli autori materiali della rapina, un 20enne abitante nel reggiano e un 23enne domiciliato nel modenese, che delle due complici, una minorenne e la 20eenne che ha guidato l’auto assicurando la fuga alla banda. I 4 sono accusati in concorso di rapina aggravata e lesioni personali gravissime.

Secondo la ricostruzione investigativa operata dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza il barista, venerdì notte, si è intrattenuto nel bar con una ragazzina con la quale intendeva bere una bevanda. La porta era chiusa quando, pochi minuti dopo l’ingresso della ragazza, sentendo bussare, ha aperto la porta ritrovandosi due sconosciuti travisati. E’ stato raggiunto da calci ma soprattutto pugni che l’hanno tramortito a terra con i due aggressori che preso il cassetto dal registratore della cassa uscivano inseguiti dalla ragazza, che le indagini hanno rivelato essere loro complice. I tre, quindi, sono tutti saliti a bordo di un’utilitaria, che li attendeva poco lontano, condotta da una ragazza con la quale si sono dileguati. Riusciti a identificare la minore, che si trovava nel bar prima dell’aggressione, i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno stretto la cerchia riuscendo a risalire a tutti i componenti della banda nei cui confronti sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità che li hanno visti essere denunciati alla Procura reggiana e a quella dei minori di Bologna per i reati di concorso in rapina aggravata e lesioni personali gravi. Il cassetto del registratore della cassa, contenente in origine una decina di euro, grazie alle prime parziali ammissioni, veniva rinvenuto, abbandonato su una strada provinciale, completamente distrutto e con all’interno pochi centesimi.

Secondo quanto emerso dalle indagini il disegno criminale dei 4 in origine doveva vedere la minore distrarre il barista con cui si era intrattenuta a bere e i complici prendere i soldi della cassa. Poi la chiusura della porta ha fatto rivisitare i piani culminati poi con la brutale rapina.

 
















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