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Agevolazioni Inps, Cia Reggio: l’Istituto si ricrede e applica nel giusto modo la decontribuzione per i giovani agricoltori

Agevolazioni Inps più ampie per i giovani agricoltori: lo sgravio contributivo per under 40 riconosciuto anche a chi è stato iscritto come coadiutore e per chi ha variato l’attività d’impresa. “E’ notizia di questi giorni, e ne prendiamo atto positivamente” afferma Arianna Alberici, vice presidente CIA – Agricoltori Italiani della provincia di Reggio Emilia e coordinatrice dei giovani reggiani di Agia-CIA.

“Ciò non toglie – aggiunge – che non si debba rilevare da parte nostra che questa era fin dall’inizio l’intenzione del legislatore, che inizialmente era stata ‘tradita’ da un’interpretazione restrittiva dell’ente previdenziale, che aveva riservato il beneficio ai soli giovani agricoltori di nuova iscrizione, escludendo chi subentrava nella titolarità d’impresa ma era già coadiutore iscritto nel nucleo familiare, riducendo ai minimi quindi il numero di chi ne aveva diritto, che diventava solo chi arrivasse a fare l’agricoltore provenendo da altre attività, realtà che esiste ma è largamente minoritaria tra i giovani neo imprenditori agricoli”.

“E’ stata quindi necessaria – afferma Alberici – una riscrittura della norma per ‘costringere’ Inps a ricredersi ed a concedere questo importante beneficio ad un numero più ampio di giovani nuovi imprenditori. Questo in effetti era lo spirito della norma, intesa ad agevolare l’ingresso di giovani alla guida delle imprese agricole, cosa quanto mai necessaria per dare un futuro al settore primario ed alle sue produzioni tipiche e di qualità, che nonostante aumentino i nuovi ingressi, soffre ancora ampiamente di senescenza”.

“Ricordiamo – conclude la responsabile Agia – che l’esonero di cui si parla consiste nella dispensa dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, ed è riconosciuto per un periodo massimo di 36 mesi, decorsi i quali viene riconosciuto in una percentuale minore per altri 24 mesi: 66% per i successivi 12 mesi e al 50% per ulteriori 12 mesi”.

 
















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