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Dalla Bielorussia al Rizzoli per la fisioterapia ai bambini disabili

Sono arrivati da Minsk per apprendere i trattamenti di assistenza riabilitativa necessari ai bambini disabili o malati terminali che seguono nel loro Paese: due infermieri dell’hospice pediatrico della capitale bielorussa trascorrono un periodo di formazione all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che ha organizzato l’iniziativa con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Minsk nelle persone dell’Ambasciatore Stefano Bianchi e del vicario Paolo Tonini.

“I due infermieri vedranno all’opera i nostri fisioterapisti nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa diretto dalla prof. Maria Grazia Benedetti e anche nei reparti di Pediatria, Chemioterapia, Chirurgia Oncologica e Vertebrale – spiega Daniele Tosarelli, dirigente di area riabilitativa del Rizzoli. – Gli infermieri, grazie alla disponibilità dell’Azienda USL di Bologna, andranno anche in quattro palestre riabilitative dell’età evolutiva del territorio cittadino, in cui vengono seguiti bambini e ragazzi con disabilità neuromotorie, e presso l’Ambulatorio di malattie neuromuscolari rare dell’età evolutiva della Neuropsichiatria infantile dell’Istituto delle Scienze Neurologiche con la direttrice Antonella Pini.”

L’hospice pediatrico in cui lavorano a Minsk, a pochi chilometri di distanza da Chernobyl, è l’unico della Bielorussia e accoglie piccoli pazienti con gravi disabilità psicomotorie o con malattie in fase terminale.

In occasione di scambi culturali Italia-Bielorussia – in Bielorussia è in corso un “Anno della Cultura italiana” indetto per celebrare i primi 25 anni di relazioni diplomatiche fra i due Paesi – l’hospice ha manifestato la necessità di fornire una formazione specifica e ad alto livello sui trattamenti riabilitativi da applicare ai piccoli pazienti. Lo scorso mese di agosto la direttrice dell’hospice Anna Garchkova si è rivolta al Rizzoli, e l’Istituto ha raccolto la richiesta di collaborazione. Durante la permanenza a Bologna, agevolata dalla presenza di due interpreti volontari, Margherita Romagnoli e Artiom Ferioli, è anche previsto un incontro con i rappresentanti di “Fisioterapisti senza frontiere”, con lo scopo di progettare una missione a Minsk per lavorare con gli strumenti a disposizione nella realtà locale bielorussa.
















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