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Scrivere sull’Argine, partono a Soliera i corsi sulla scrittura autobiografica

Ognuno di noi ha un libro in testa, scrive Duccio Demetrio. Il bisogno di raccontarsi è una costante della nostra esistenza. Lo si può fare anche attraverso la scrittura. È questa l’idea portante di “Scrivere sull’Argine”, un’iniziativa lanciata dall’Universita della Libera Età Natalia Ginzburg di Soliera, che si inaugura sabato 7 ottobre nel polo culturale Habitat di Soliera (via Berlinguer 201) con la lectio magistralis del professor Antonio Zulato, esperto di etimologia e scrittura autobiografica, e docente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Quest’anno i corsi – che si terranno presso Habitat – saranno cinque, dei quali due sulla scrittura autobiografica: uno nei mesi di ottobre e novembre, al martedì sera (dalle 21 alle 23), condotto da Lucrezia Turi; l’altro in primavera, a partire dal 20 marzo 2018, di martedì pomeriggio (dalle 15.30 alle 17.30) con la docente Daniela Stefani. Ulteriori corsi riguarderanno il passaggio dall’autobiografia a lla narrative, la narrative tout-court e la scrittura poetica.

E’ dal 2009 che a Soliera l’Università della Libera Età ha promosso, con una certa continuità, i corsi di scrittura, producendo molto materiale scritto, dai quali sono nati quattro spettacoli. “Sono piaciuti e che hanno avuto la funzione di veicolare e promuovere la nostra esperienza”, spiegano i promotori. “Insieme abbiamo costruito la storia di una bimba, Gemma, pescando dal nostro bagaglio di esperienze e memorie, dall’infanzia, all’adolescenza, fino alla maturità. Ad un certo punto, tuttavia, abbiamo sentito l’esigenza di affrancarci dalla ricorrenza della Festa della Donna. E sono nate le collaborazioni con i pittori della Scuola di Soliera, per un progetto che si chiamava “I colori delle parole”: mettemmo a confronto il testo che dava origine al quadro e quello scaturito dal quadro realizzato. Perché l’elemento sensoriale è importante. Tanto che questa primavera il progetto “I sapori della memoria” ha interessato il gusto e la cucina di una volta.

Scrivere di sé è anche terapeutico. Spesso si può sperimentare una resistenza, ma l’opportunità di farlo in gruppo, spesso in semicerchio, in modo anonimo, conferisce libertà e coraggio. A volte si fa scrittura immediata, altre volte ci sono i compiti a casa. Comunque l’assenza di giudizio protegge. In classe, poi, c’è la restituzione, un momento prezioso!

Per informazioni e per iscriversi: 333.4850204 (martedì – giovedì), 349.2933214 (mercoledì-venerdì); email: nataliaginzburgsoliera@gmail.com.
















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