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Prorogati i termini per aderire al bando di filiera del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che stanzia 136 milioni di euro per l’agricoltura e l’agroindustria

Saranno prorogati al 20 ottobre, per le domande singole, e al 10 novembre, per quelle che uniscono più imprese, i termini per partecipare al bando di filiera del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Un bando che stanzia 136 milioni euro, rivolto a tutti i principali settori dell’agroalimentare emiliano-romagnolo, per promuovere la capacità delle aziende agricole di competere sui mercati, sostenerne la redditività e incentivare l’innovazione, favorendo l’aggregazione e il gioco di squadra e contrastando l’eccessiva frammentazione dell’intero sistema.

È quanto stato deciso oggi dalla Consulta agricola regionale che si è riunita a Bologna nella sede dell’assessorato.

“Le associazioni agricole hanno manifestato difficoltà a presentare tutte le domande entro i termini già concordati”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli. “La Regione considera il confronto e la condivisione con il mondo produttivo centrali e per tale ragione abbiamo convenuto di dare una risposta positiva alla richiesta delle associazioni di posticipare le date di scadenza del bando, che per questo ci hanno ringraziato. Ora però occorre uno sforzo organizzativo da parte di tutti per raggiungere gli obiettivi comuni che ci siamo prefissati e rispettare i tempi per la rendicontazione in sede europea”.

La proroga sarà formalmente approvata dalla Giunta regionale la prossima settimana.

Il bando

Il bando, relativo alla Focus Area 3A, stanzia 135,8 milioni su 4 operazioni del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020: 72,4 milioni per “Investimenti aziende agricole”; 52,4 milioni per “Investimenti imprese agroindustriali”; 10 milioni per “Progetti pilota e sviluppo innovazione” e 1 milione per il “Sostegno formazione professionale”.

Le risorse serviranno per sostenere, nei diversi settori, progetti che riuniscano aziende agricole, di trasformazione e di commercializzazione. Considerando le diverse percentuali di contributo, comprese tra un minimo del 35% e un massimo del 70%, potranno essere innescati investimenti per oltre 370 milioni di euro. Si stima che saranno presentate circa 1400 domande, un chiaro segno dell’importanza di questo bando e della vitalità del settore.

 
















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