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Nel 1° semestre 2017 l’Emilia Romagna è la 2^ regione italiana per export in Russia: 720 milioni (+ 21,3%)

Torna a crescere l’interscambio tra Emilia Romagna e Federazione Russa nel primo semestre 2017. Secondo i dati Istat elaborati dall’Associazione Conoscere Eurasia, si colloca infatti oltre gli 840 milioni di euro il saldo dello scambio merci avvenuto tra gennaio e giugno di quest’anno, il 17,8% in più rispetto al risultato dello stesso periodo del 2016. È quanto è emerso oggi durante il secondo seminario italo-russo di Bologna organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e Carisbo.

A sostenere le relazioni commerciali l’aumento della domanda dalla Federazione, che ha determinato un aumento del 21,3% sugli acquisti russi dalla Regione (720 milioni di euro), confermando l’Emilia Romagna la seconda regione per valore dell’export verso la Federazione, dietro alla Lombardia.

“In un contesto di permanenza delle sanzioni e delle contro sanzioni – ha commentato il presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico – la ripresa degli scambi commerciali con la Federazione Russa è al contempo un segnale importante e una necessità imperativa. L’imprenditorialità italiana deve saper cogliere le opportunità offerte dall’apertura e dallo sviluppo dell’economia russa puntando sempre di più sul made with Italy e su partnership che valorizzino i tratti innovativi e tecnologici del know how italiano”.

Nel dettaglio, nei primi sei mesi dell’anno sono aumentate le esportazioni verso Mosca di macchinari e apparecchi (+32,1%, 256,2 milioni di euro), di tessili e abbigliamento (+12%, 189,3 milioni) e di articoli in gomma (+17,8%, 52,8 milioni di euro), con il settore manifatturiero regionale che ha guadagnato complessivamente 124,8 milioni di euro sul saldo del primo semestre 2016, portandosi a quota 709,4 milioni di euro (+21,3%). Crescono anche le esportazioni bolognesi (+21%, 185,1 milioni di euro – più di un quarto del valore complessivo regionale), con il manifatturiero (99,9% dell’export provinciale) in corsa a +21,3%, sempre trainato da macchinari (+27,9%), tessili (+9,9%) e prodotti chimici (+2,9%). Sul fronte delle importazioni rimane stabile la performance della Regione (+0,3%, 120,3 milioni di euro), mentre calano gli acquisti dalla provincia di Bologna (-20,6%, 8,7 milioni di euro).

Sul fronte dei dati nazionali, nei primi sei mesi di quest’anno l’export italiano verso la Russia ha raggiunto quota 3,8 miliardi di euro, con un incremento del 24,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, anno in cui la variazione registrata era in terreno negativo (-7% sul 2015).

 
















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