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Poesia Festival prosegue con il poeta olandese Willem Van Toorn e la musica di Guccini e Murubutu

Esiste una poesia europea che unisce i popoli e le lingue, al di là delle frontiere? A conferma di una vocazione internazionale di Poesia Festival contribuisce la presenza di Willem Van Toorn, massimo poeta olandese tradotto in diverse lingue che, domani venerdì 22 settembre a partire dalle ore 18 a Vignola, nella Sala dei Contrari della Rocca, interverrà con la conduzione di Roberto Galaverni sul tema scottante e attuale come quello dell’Europa, del suo passato, del suo futuro.

Van Toorn, poeta e narratore originario di Amsterdam, dopo una breve attività di analista chimico e d’insegnante, ha sceglie di dedicarsi interamente alla letteratura. I suoi sette libri di versi sono confluiti nel volume “Gedichten 1960-1997” (2001). In Italia, Franco Loi ha tradotto, con la collaborazione di Karin van Ingen Schenau, la raccolta “Gioco di simulazione” (Fondazione Piazzolla, 1994) e “Paesaggi” (Edizioni del Leone, 2001), mentre nel 2013 è uscito per Di Felice Edizioni “Il lago artificiale”, tradotto da Riccardo Held. Van Toorn è anche traduttore dall’italiano delle poesie di Cesare Pavese, Franco Loi e Paolo Ruffilli. A causa di un’indisposizione, Sergio Zavoli non sarà presente all’incontro “Dialogo sulla poesia europea” con il poeta olandese, come inizialmente previsto, ma grazie alla disponibilità dell’attore Vito l’appuntamento è conservato. A seguire infatti Vito leggerà brani di Cesare Zavattini, un autore con il quale da molti anni intrattiene un rapporto speciale. Nei personaggi vividi e stralunati dello scrittore di Luzzara, Vito sa cogliere l’essenza profondamente umana e l’ispirazione più sincera di un protagonista della cultura europea del suo tempo, tra gli alfieri del Neorealismo, che nella lingua degli umili è riuscito a trovare il suo linguaggio universale.

In serata – a partire dalle ore 21.00 a Castelfranco Emilia presso il Teatro Dadà in Piazza Curiel 26 – la musica diventa protagonista con Francesco Guccini che dialoga con  Murubutu in un appuntamento dal titolo: “Dalla canzone d’autore al rap d’autore” introdotto da Alberto Bertoni. Il rapper più letterario del panorama italiano si confronterà con uno dei maestri della canzone d’autore: linguaggi diversi, tra tradizione e innovazione, alla ricerca di nuovi stili e ritmi, per fare il punto sul rapporto tra poesia e musica, oggi. Guccini, fra i più importanti e noti cantautori italiani, in una carriera ultraquarantennale ha pubblicato oltre venti album di canzoni, diventando un simbolo a cavallo di tre generazioni. Come scrittore ha esordito con “Cròniche epafàniche”, bestseller dell’anno 1989 (Feltrinelli). La sua ultima pubblicazione è “Dizionario delle cose perdute” (Mondadori, 2012). Uscita presso lo stesso editore, “Non so che viso avesse” è l’autobiografia scritta a quattro mani con Alberto Bertoni (2010). A dialogare con lui Alessio Mariani, un rapper italiano originario di Reggio Emilia: sulla scorta della contaminazione fra rap, letteratura e saggistica, Murubutu ha intrapreso un progetto solista, interamente dedicato allo storytelling, che lo ha portato a realizzare quattro album, tra cui l’ultimo “L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti”, uscito nel 2016. A seguire Murubutu si esibirà in concerto.

Intingere nel passato per creare orizzonti che entusiasmino è la proposta di “Alla ricerca del Tango Perduto”, un appuntamento sempre alle 21.00, ma a Savignano sul Panaro presso il Teatro La Venere in Via Doccia 72. Dalla mano del compositore argentino Jorge Andrés Bosso, melodie del tango tradizionale intrecciano i testi poetici della tradizione sudamericana, portati in scena dalla grande attrice Elisabetta Pozzi che, dopo il debutto con Giorgio Albertazzi, ha recitato da protagonista in tutti i maggiori teatri italiani dagli anni ‘Ottanta in avanti, guadagnando numerosi riconoscimenti, fino alla consacrazione con il Premio Duse alla carriera nel 2006. Ad accompagnarla Ivana Zecca al clarinetto, Davide Vendramin al bandoneon, Jorge A. Bosso al violoncello, Paolo Badiini al contrabbasso e i passi di danza dei ballerini Loredana Sartori e Roberto Angelica.

A Castelvetro di Modena invece, a partire dalle ore 18.30 presso il Bicer Pin – Enoteca, in via Cialdini 5, la cantante Mara Redeghieri, ex leader e voce dello storico gruppo reggiano Ustmamò, che ha abbandonato nel 2003, dialoga con Andrea Tinti nell’incontro “La canzone, la poesia, la musica”. A seguire, a partire dalle ore 21.00 presso il Cortile della Biblioteca
(in caso di pioggia invece nel Centro Culturale di Marano sul Panaro), la Redeghieri si esibisce in concerto: ritorna sul palco col suo primo album da solista, Recidiva, appena uscito, mostrando il suo volto feroce ed efficace, capace di recuperare la musica popolare dell’Appennino reggiano e la storia della canzone anarchica.
E, ancora, alle 21.00 a Montale Rangone presso la Biblioteca “A. Lori” di via Zenzalose 33 Andrea Gibellini introduce con “Consigli a un giovane poeta” il Cantiere italiano. Il tema civile, quello paesaggistico, la poesia lirica e narrativa raggiungono un punto di deflagrazione nelle parole di alcuni dei nuovi poeti che si stanno affermando sulla scena italiana, con opere prime e importanti conferme. Quattro nuovi poeti del panorama nazionale, Noemi De Lisi, Matteo Fantuzzi, Carmen Gallo e Tiziano Fratus dialogano con Marco Bini e Guido Mattia Gallerani. Non manca poi un nutrito programma di eventi collaterali organizzati nell’ambito di Poesia Festival 2017: domani venerdì 22 settembre alle ore 20.00 a Spilamberto in Piazzale Rangoni è la volta di Note… fantasma Nost®algíe: uno spettacolo di e con Giulia Garagnani, Miriam Garagnani ed Elena Biagini. A seguire Cena in Bianco e Caccia al fantasma a cura dell’Associazione Le Botteghe di Messer Filippo (www.lebotteghedimesserfilippo.it). Da ricordare anche la mostra collettiva “La pittura è una poesia” degli allievi della pittrice Claudia Tintorri (al Palazzo Montecuccoli di Marano sul Panaro, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20).

Poesia Festival 2017 avrà come protagonisti, nel fine settimana, altri grandi nomi come i poeti, Vivian Lamarque, Gianni D’Elia, Roberto Mussapi, Francesco Scarabicchi, Silvia Bre, Rosita Copioli, Nino De Vita, Franco Arminio, oltre ad artisti come Morgan e Willie Peyote, che concorreranno a dar voce al nostro tempo in una cornice che è repertorio di bellezza, arte, gastronomia ed eccellenze produttive del nostro Paese.

La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita.
















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