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European Photography Award 2017: la vincitrice è Zoe Paterniani, allieva di Fondazione Fotografia

Fondazione Fotografia è lieta di annunciare che la vincitrice dello European Photography Award 2017 è una studentessa del master sull’immagine contemporanea: Zoe Paterniani. Un’altra allieva della scuola di Fondazione Fotografia si è inoltre piazzata tra i finalisti: Viviana Vitale. Come lo scorso anno, la Fondazione avrà l’onore di ospitare presso la propria sede espositiva – il Foro Boario di Modena – la mostra dei finalisti del premio, all’interno della rassegna annuale The Summer Show 2017, che si terrà dal 13 luglio al 6 agosto al Foro Boario di Modena.

Lo European Photography Award è un prestigioso riconoscimento internazionale, istituito dalle maggiori scuole di fotografia europee, assegnato agli studenti più meritevoli dell’anno accademico in corso. Oltre al master di Fondazione Fotografia Modena vi concorrono l’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, la Fachhochschule di Bielefeld,  in Germania, la Gerrit Rietveld Academie di  Amsterdam, il Royal College of Art di Londra e la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo.  Il premio ha come scopo principale quello di mettere a confronto le ricerche e le visioni di studenti provenienti da diversi contesti e percorsi formativi, creando così un’interessante panoramica sulle nuove direzioni del linguaggio dell’immagine contemporanea a livello internazionale.

‘Jordan General Elections’, il lavoro per il quale Zoe Paterniani è stata premiata dalla giuria dell’EPA, composta da docenti di tutte le scuole del circuito, è l’esito di una residenza artistica trascorsa ad Amman, in Giordania, presso la Fondazione Darat al Funun, prevista dal programma di studi del master di Fondazione Fotografia.
Si tratta di un’installazione fotografica, corredata da una fanzine in 30 copie, concepita come una ‘mappa temporanea’ della capitale giordana: “Quando sono atterrata ad Amman – racconta Zoe Paterniani – le elezioni parlamentari erano alle porte. Lungo la strada che dall’aeroporto Queen Alia arriva alla città ho visto centinaia di manifesti elettorali. Sopraffatta dalla complessità del paesaggio sia visivo che sociale, ero completamente spaesata e ho sentito la necessità di condurre delle esplorazioni. Amman è molte città insieme, e non ci sono viali rettilinei e piazze ordinate a separare i quartieri […]. Mentre cercavo un orientamento, i manifesti sono stati il mio filo di Arianna. Per i primi venti giorni di residenza li ho seguiti ovunque andassi, nel tentativo di districare la fitta rete urbana da un lato, e la fittissima rete di riferimenti culturali del tutto incomprensibili dall’altro. […] L’installazione è pensata come una riflessione a posteriori sulle modalità di rappresentazione del potere: l’immagine istituzionale e storicizzata si appoggia su un fondale caotico e transitorio”.

Il secondo premio è stato assegnato a Victorie Eouzan, allieva dell’ENSAD di Parigi. Il suo lavoro, Incidences, è particolarmente originale dal punto di vista tecnico: si ispira infatti alla litofania, una tecnica del Settecento che riproduce immagini su porcellana trasparente in basso rilievo, riadattata dall’artista alla tecnologia di stampa 3D. La presenza incidentale di strappi e irregolarità sul materiale rende ancora più particolare il risultato finale – una serie di ingrandimenti su stampa ai sali d’argento – aprendo nuove possibilità di sperimentazione e dando forma a paesaggi immaginari.

L’elenco completo dei 13 artisti che espongono in mostra comprende: Zoe Paterniani (Fondazione Fotografia Modena, prima classificata 2017), Victoire Eouzan (École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, Parigi, seconda classificata 2017), Isabelle Levadoux  (École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, Parigi), Viviana Vitale (Fondazione Fotografia Modena), Verònica Losantos (Fachhochschule, Bielefeld), Patrick Pollmeier (Fachhochschule, Bielefeld), Jonas Mlejnek (Royal College of Art, Londra), Scarlett Platel (Royal College of Art, Londra), Pauline Bauvin-Robin Brass (Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam), Patrycja Rozwora (Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam), Morena Buser (Zürcher Hochschule der Künste, Zurigo), Anna Stuedeli (Zürcher Hochschule der Künste, Zurigo).
















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