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Posa della prima pietra per la nuova Casa Protetta di Ravarino

Sette anni di duro impegno, ma alla fine il risultato è stato raggiunto: domenica prossima 4 giugno verrà posata la prima pietra della nuova Casa Protetta con sede a Ravarino.

La nuova Casa Protetta avrà valenza distrettuale, così come quella pre-esistente ed attualmente ancora in funzione, ma che verrà chiusa non appena sarà ultimata questa struttura. I posti saranno 75 – il massimo consentito dalle normative regionali – rispetto agli attuali 60. Sono inoltre previsti appartamenti protetti,  collegati alla struttura principale, pensati per ospitare persone parzialmente autosufficienti e che potranno usufruire di determinati servizi di assistenza su richiesta, conservando comunque una certa autonomia.

Il progetto completo sarà presentato alla cittadinanza e alla stampa domenica prossima 4 giugno, alle 16.30, presso il salone del Circolo Arci Uisp di Ravarino, accanto al Palazzetto dello Sport. L’evento, aperto a tutti, vedrà in prima fila gli ospiti dell’attuale casa protetta, assieme ai loro famigliari ed agli operatori.

Saranno presenti, accanto al Sindaco di Ravarino Maurizia Rebecchi, anche il Presidende della Regione, Stefano Bonaccini, la Presidente pro-tempore dell’Unione del Sorbara, Francesca Silvestri e Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha cofinanziato il progetto con un contributo di 2.700.000 euro. Ad illustrare il progetto saranno i tecnici ed i responsabili della “Società di progetto Casa Residenza Dalla Chiesa”, aggiudicataria dell’opera e di cui la Domus Assistenza è capofila.

Obiettivo dell’intervento è dare una risposta adeguata alle persone non più autosufficienti residenti nei sei Comuni del Distretto Socio-Sanitario n°7: Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, San Cesario, Nonantola e Ravarino.

L’opera è nata e sarà portata a termine grazie al dispositivo della finanza di progetto: un’esperienza unica nel suo genere in Regione Emilia Romagna, per complessità e per l’impegno economico previsto: un’opera di 7.400.000 euro,  finanziata in parte dalla Regione Emilia Romagna, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e per la restante parte  dall’investitore privato, selezionato attraverso gara pubblica e che gestirà per 30 anni la nuova struttura accreditata: è proprio la remunerazione del capitale attraverso i flussi che deriveranno dalla gestione a costituire l’essenza della finanza di progetto. Il terreno è stato messo a disposizione dal Comune di Ravarino.

Alle 18.15, terminata l’illustrazione del progetto, si procederà alla posa simbolica della prima pietra presso il cantiere posto a Ravarino tra le vie Pertini e Muzzioli.

Questo momento inaugurale si inserisce nel più ampio programma del Giugno Ravarinese, una kermesse ormai radicata sul territorio comunale da molti anni, che prenderà il via già il 1° di giugno, con spettacoli e momenti istituzionali  che coinvolgeranno tutto il paese.

 

 
















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