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Nuovo piano urbanistico di Modena: mercoledì convegno al Teatro Fondazione Collegio San Carlo

Prende il via con un approfondimento pubblico sugli scenari demografici ed economici per Modena il percorso di confronto aperto con la città sugli indirizzi e sulle strategie per il nuovo Piano urbanistico. Sarà infatti questo il tema del convegno che rappresenta il primo appuntamento pubblico del percorso verso il nuovo strumento, in programma mercoledì 31 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, al Teatro Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5.

Saranno in particolare presentati gli approfondimenti elaborati dal Cresme, società di ricerca indipendente e senza scopi di lucro che ha sviluppato lo studio su Modena, sugli scenari demografici ed economici della Provincia e del Comune di Modena al fine di promuovere un costante aggiornamento sullo stato di avanzamento del processo di pianificazione. L’analisi rappresenta la sintesi di una ricerca più articolata e complessiva attualmente ancora in corso di approfondimento che però, già allo stato attuale, fornisce valutazioni utili a supportare un processo aperto e progressivamente definito e orientato in base agli elementi di interesse comune, che emergeranno nelle varie occasioni di scambio e verifica, alla costruzione del nuovo piano urbanistico. Nel pomeriggio verrà presentato l’Atlante delle aree produttive a Modena e i progetti per la riqualificazione in corso; un momento di approfondimento per definire gli strumenti urbanistici necessari per il governo del territorio in una prospettiva legata al riuso del dismesso. La conferenza sarà videoregistrata e, in futuro, sarà consultabile sulla pagina del sito comunale dedicata al futuro Piano urbanistico in corso di realizzazione.

“Per Modena – afferma l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli – si apre una stagione di dibattito di grande rilievo, all’interno di una competizione sempre più serrata tra sistemi urbani europei, che si gioca sui temi della attrattività e della sostenibilità, al centro della quale ci sono la capacità di offrire lavoro e ‘qualità della vita’. È una stagione in cui molti dei paradigmi culturali sullo sviluppo devono essere ridisegnati per cogliere la sfida della digitalizzazione, della resilienza ambientale e dell’innovazione dei processi produttivi. È la sfida del disegno strategico di cosa sarà e come sarà Modena nell’era della quarta rivoluzione industriale”.

Nel dettaglio, infatti il convegno prevede una prima parte che prenderà il via alle 9 con la registrazione dei partecipanti, presieduta dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, di illustrazione del “Quadro conoscitivo per il nuovo Piano urbanistico”, con la presentazione di Lorenzo Bellicini, direttore Cresme, e gli interventi programmati di Giovanni Solinas, del Dipartimento di Economia di Unimore, Elisa Valeriani di Ervet, Stefano Betti di Ance – Confindustria, Mirko Valente di Cna, Francesca Federzoni di Alleanza Cooperative Modena, Pierpaolo Montorsi di Lapam, Fulgenzio Brevini di Confesercenti, William Ballotta in rappresentanza di Cgil – Cisl – Uil. Alle 12 sono previsti dibattito e repliche con l’intervento conclusivo del sindaco Muzzarelli. La seconda parte del convegno, che prenderà il via alle 14.45 e sarà presieduta dall’assessora comunale all’Urbanistica e aree produttive, e presidente del Consorzio attività produttive aree e servizi (Cap) Anna Maria Vandelli, si concentrerà invece sull’“Atlante delle aree produttive della città di Modena”. Inquadreranno il tema Maria Sergio, dirigente del settore Pianificazione territoriale e rigenerazione urbana del Comune di Modena, Luca Biancucci, direttore del Cap, Barbara Marangoni, urbanista consulente del Cap, Silvio Berni, responsabile ufficio tecnico Cap. Seguiranno gli interventi programmati di Roberto Righetti di Ervet, Piergabriele Andreoli di Democenter, Claudia Carani di Aess, Anna Allesina dell’ordine degli architetti PPC, Francesco Bursi dell’ordine degli ingegneri, Pietro Capitani dell’ordine degli Agronomi e Forestali. Alle 17 sono previsti dibattito e repliche con l’intervento conclusivo dell’assessora Vandelli.
















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