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Aspettando il Giro d’Italia: il13 maggio via in scena l’avventurosa vita di Gino Bartali, grande campione e “Giusto tra le nazioni”

Aspettando l’arrivo del Giro d’Italia, Reggio Emilia ricorda uno dei più grandi ciclisti italiani di sempre e, soprattutto, il suo impegno a favore dei più deboli durante la guerra, grazie allo spettacolo “Gino Bartali – Eroe silenzioso”. L’iniziativa, in programma sabato 13 maggio alle ore 17 alla galleria Parmeggiani di Reggio Emilia, è promosso dalla compagnia Luna e Gnac e fa parte del programma 2017 di ReggioNarra: protagonista è Federica Molteni, la regia è firmata da Carmen Pellegrinelli.

Gino Bartali, a soli ventiquattro anni, incarna il ciclismo eroico degli anni Trenta: protagonista assoluto, nel suo palmarès figurano due Giri d’Italia e un Tour de France, oltre a numerose corse in linea. Ma è il biennio tra il 1939 e il 1940 a cambiare per sempre la sua carriera. Nel ’39 il regime fascista boicotta il Tour, nel ’40 la maglia rosa finisce sulle spalle del giovanissimo Fausto Coppi. Poche settimane dopo il Duce annuncia l’ingresso dell’Italia in guerra. Ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di Ginettaccio, che aderisce come staffetta alla rete clandestina organizzata dall’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa. Una corsa giusta, nella speranza che il mondo cambi e ritrovi il suo senso. Per parlare dell’Italia e degli italiani al tempo del Fascismo, della fatica dello sport e del silenzio delle azioni più coraggiose. Per raccontare la vita di un campione sportivo, ma soprattutto di un uomo che ha scelto da che parte stare.

Gino Bartali nel 2013 è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale. Lo spettacolo, destinato a un pubblico dagli undici anni in su, racconta questa storia in maniera appassionante e approfondita. Una storia che Bartali  ha sempre tenuto nascosta, perché “il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa”. La rappresentazione è tratta dal libro dal libro La corsa giusta di Antonio Ferrara.

Lo spettacolo “Gino Bartali – Eroe silenzioso” segue di un giorno l’intitolazione della scuola primaria di via Premuda, parte dell’Istituto comprensivo Lepido, allo stesso Gino Bartali, per l’impegno etico e sociale ed il grande coraggio dimostrato facendo parte di una rete di salvataggio degli ebrei perseguitati dal nazifascismo, rete organizzata dal rabbino Cassuto e dall’arcivescovo di Firenze Dalla Costa. Il ciclista toscano, infatti, aiutò a nascondersi sotto una nuova identità – e quindi a salvarsi – circa 800 ebrei trasportando all’interno del telaio della sua bicicletta centinaia di documenti falsificati.

 
















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