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Tari sulle imprese, Confcommercio: “Modena, Sassuolo e Maranello le più care in provincia”

Modena, Sassuolo e Maranello, che si contendono il record, non invidiabile, di Comuni con le tariffe sui rifiuti più salate per le imprese del commercio, del turismo e le botteghe artigiane. Zocca che si posiziona sul gradino più alto della classifica dei costi più bassi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti a carico delle aziende. Aliquote più care, che sono superiori fino al 200% nel confronto con quelle più basse e fino al 95% rispetto a quelle medie.

É questo, in sintesi, il quadro che emerge da una indagine condotta dall’ufficio Studi di Confcommercio Modena sulla tassa rifiuti applicata su una serie di categorie imprenditoriali da 7 Comuni, caratterizzati dalla presenza di una regolamentazione omogenea della materia: Modena, Sassuolo, Maranello, Pavullo nel Frignano, Mirandola, Vignola e Zocca.

Nove, delle 30 complessive, le categorie oggetto dell’analisi: alberghi; negozi di abbigliamento, librerie e ferramenta; parrucchieri ed estetisti; ristoranti, pizzerie e birrerie; bar e pasticcerie; supermercati, macellerie, negozi di generi alimentari; ortofrutta, pescherie, pizze al taglio e rivendite di fiori e piante; discoteche; banchi di mercato di generi alimentari.

RISTORANTI, PIZZERIE, BIRRERIE

Nel segmento della ristorazione sul gradino più alto della classifica dei Comuni più costosi si posiziona Modena, dove è peraltro presente un numero cospicuo di attività, poco meno di 1.100: i 20,41 €/mq pagati nella città capoluogo sono superiori di circa il 37% ai valori medi (14,8 €/mq). Si paga la metà a Pavullo (10,51 €/mq), il 20% in meno a Mirandola (16,01 €/mq) ed a Sassuolo (16,56 €/mq) e addirittura il 75% a Zocca (5,19 €/mq). Un primato, quello di Modena, confermato anche a livello regionale, dove la tariffa media nei comuni capoluogo è pari a 16,88 €/mq.

BAR, CAFFETTERIE, PASTICCERIE

Analogamente, anche per bar, caffetterie e pasticcerie che operano a Modena, la Tari è una vera mazzata. Senza considerare il ‘caso limite’ di Zocca, dove l’aliquota è ben al di sotto di quella media, l’aliquota applicata nella città della Ghirlandina (19,58 €/mq) è sensibilmente superiore a quella degli altri territori considerati: circa il doppio di quelle di Pavullo (10,51 €/mq) e di Vignola (10,4 €/mq) e superiore del 25% rispetto alle tariffe pagate a Maranello e Sassuolo. In questo caso, il gap con gli altri Comuni capoluogo in Regione è ancora più marcato: 14,71 €/mq di media, contro, appunto i 19,58 di Modena.

ORTOFRUTTA, PESCHERIE, PIZZE AL TAGLIO RIVENDITE DI FIORI E PIANTE 

E’ sempre quest’ultima a detenere il ‘record’ della tariffa più alta, superiore del 33% a quella media dei comuni considerati, per pizze al taglio, ortofrutta, pescherie e rivendite di fiori e piante: 23,74 €/mq contro i 20,53 di Mirandola, i 18,92 di Sassuolo, gli 11,23 di Pavullo ed i 18,43 fatti pagare a Maranello agli esercizi che fanno raccolta differenziata.

ALBERGHI

E’ invece Sassuolo la più salata per gli esercizi ricettivi: un albergo con ristorante paga 7,11 €/mq, il 60% in più dell’aliquota media, quasi il doppio di quella applicata a Modena (3,44 €/mq) e 2,5 volte quella praticata dal Comune di Zocca (2,87 €/mq). Che, come in tutte le altre categorie considerate, risulta il meno caro.  Sensibilmente più alta della media, poi, è l’aliquota di Maranello (5,79 €/mq), dove però è previsto un importante incentivo per le attività aderenti ai programmi di raccolta differenziata e che si traduce in un taglio del 25%.

NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO, LIBRERIE, FERRAMENTA

Anche su questa categoria il Comune di Sassuolo risulta il più caro, con un’aliquota (6,11 €/mq) superiore del 45% a quella media. Nella vicina Maranello, invece, le medesime imprese pagano circa il 30% in meno, mentre a Mirandola l’aliquota (3,53 €/mq) è quasi la metà di quella di Sassuolo, pur rimanendo decisamente più alta di quella ‘a più buon mercato’ di Zocca (2,46 €/mq).

PARRUCCHIERI ED ESTETISTI

Sono notevoli le differenze tra Comuni anche per parrucchieri, barbieri e centri estetici: Maranello e Sassuolo, i Comuni più cari, hanno aliquote simili (rispettivamente 6,41 e 6,18 €/mq), che sono superiori di circa il 50% a quella media dei 7 Comuni considerati. Alle spalle dei due Comuni del distretto ceramico, tra quelli dove si sborsa di più, si collocano, quasi appaiate, Vignola (3,88 €/mq) e Modena (3,72 €/mq).

DISCOTECHE

Da segnalare, infine, il caso dei locali da ballo: a Maranello, Comune più oneroso, l’aliquota è superiore del 95% a quella media, 3 volte superiore a quella di Mirandola e quasi 6 volte superiore a quella applicata a Zocca.

«Le differenze, in alcuni casi incredibili», commenta Massimo Malpighi, vicepresidente provinciale di Confcommercio, «mettono a nudo un andamento inspiegabile, più volte denunciato da Confcommercio in questi anni, nell’applicazione delle aliquote, che quest’anno chiederemo a tutti i Comuni almeno di congelare».  «Allo stesso tempo», conclude Malpighi, «è da scongiurare un inasprimento dei costi che potrebbero derivare dall’inclusione, tra le superfici utili ai fini del pagamento della TARI, di aree accessorie, come rischia di accadere a Modena per effetto di controlli in atto su diversi pubblici esercizi ed altre attività commerciali».

 
















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