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A Fiorano Modenese si è svolto il convegno “I Parchi naturali quali soggetti per lo sviluppo locale sostenibile”

Con buona partecipazione di pubblico, si è svolto al castello di Spezzano a Fiorano Modenese il convegno “I Parchi naturali quali soggetti per lo sviluppo locale sostenibile” dedicato alla riforma della Legge quadro sulle Aree protette (n. 394/91), organizzato dall’Ente Parchi Emilia Centrale, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Fiorano Modenese.

Nel convegno è stato fatto il punto sulla nuova normativa già approvata dal Senato e ora al vaglio della Camera (si prevede l’approvazione entro l’estate), insieme al senatore Stefano Vaccari, che ha illustrato le diverse novità del disegno di legge, dal tema delle risorse economiche per i Parchi alla semplificazione burocratica. In Italia sono 68.000 le imprese che si sono insediate nei 25 anni della vecchia legge, confermando quanto detto in apertura dal presidente dell’Ente Parchi Emilia Centrale, Giovanni Battista Pasini, il quale ha sostenuto che i Parchi non sono un vincolo per i territori, bensì un’opportunità.

Enrico Cancila di Ervet ha approfondito proprio l’aspetto dell’autofinanziamento delle Aree protette attraverso il pagamento dei servizi ecosistemici, mentre Cristina Barbieri dello Studio Delta ha parlato di un’altro aspetto che la nuova normativa ha accentuato, cioè quello della concessione, da parte del singolo Parco, di un marchio di qualità sulla sostenibilità ambientale e sulla tipicità territoriale di aziende e prodotti.

E’ poi stata la volta di Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, che ha parlato del brand di Riserva della Biosfera Unesco ottenuto dal Parco un anno e mezzo fa e del suo futuro allargamento all’Appennino Modenese.

Il successivo dibattito ha portato in luce le riserve sulla nuova legge avanzate dalle associazioni ambientaliste, prontamente rintuzzate dal senatore Vaccari e dal direttore dei Parchi dell’Emilia Centrale, Valerio Fioravanti, che, anzi, ha giudicato la riforma doverosa e innovativo il nuovo disegno di legge.

Le conclusioni sono state affidate ad Enzo Valbonesi, responsabile del servizio Aree protette della Regione Emilia-Romagna in sostituzione dell’assessore Paola Gazzolo. Valbonesi ha ricordato come la Regione abbia partecipato all’elaborazione di alcuni emendamenti al disegno di legge alla Camera, nel sostegno costante ai propri Parchi regionali, per i quali negli ultimi anni ha aumentato le risorse e sta mettendo in cantiere una revisione della legge regionale n.24/2011.
















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