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Sant’Anna Castelnovo M.: Bini interviene a seguito del dibattito avvenuto in Consiglio comunale a Reggio

In merito al dibattito avvenuto a Reggio Emilia sul punto nascite dell’Ospedale Sant’Anna, interviene il Sindaco di Castelnovo Monti e Presidente dell’Unione dei Comuni, Enrico Bini.

“Al di là delle divisioni emerse durante il Consiglio Comunale a Reggio Emilia, che hanno visto un ordine del giorno presentato dal gruppo di minoranza Alleanza Civica respinto, e uno presentato dalla maggioranza che invece è stato accolto, credo ci siano aspetti positivi che non possono essere accantonati come semplici schermaglie politiche. Innanzi tutto il fatto che l’organismo collegiale del capoluogo abbia discusso per oltre due ore, con interventi da parte di tutti i gruppi, sulla tenuta dell’Ospedale di Castelnovo Monti è un fatto abbastanza inedito e segnala se non altro interesse e attenzione verso questo presidio oggettivamente vitale per il territorio appenninico, che, giova ricordarlo, rappresenta circa il 40% del territorio provinciale. Tutti i gruppi consiliari hanno ribadito l’importanza del Sant’Anna, e la necessità primaria della sua tenuta, il che non è da prendere come un fatto scontato.

Rispetto al dibattito che si è sviluppato, era prevedibile che la maggioranza si tenesse sulla linea indicata dalla Regione Emilia-Romagna, anche a seguito dell’incontro che la delegazione dell’Appennino ha avuto a Bologna lo scorso 7 febbraio con l’Assessore Sergio Venturi e il Presidente Stefano Bonaccini, incontro al quale ho preso parte con numerosi esponenti del gruppo Insieme per il Sant’Anna. Una linea che significa attendere, prima di inoltrare una richiesta di deroga al Ministero della Salute, che si esprima la Commissione tecnica regionale sulla rispondenza del Punto nascite ai parametri e standard di sicurezza.

Non ritengo in alcun modo che questa linea significhi andare verso una chiusura del reparto già decisa: il Presidente Bonaccini ha assicurato che terrà conto delle proposte tecniche per elevare il livello di sicurezza dell’ostetricia, e su questo si sta continuando a lavorare.
L’annuncio di investimenti sulla tenuta e l’ammodernamento complessivo dell’Ospedale sono un altro aspetto che non può essere messo in discussione nella sua importanza: non reputo che sia un “contentino” concesso per “risarcire” la possibile chiusura del Punto nascite.

In questi giorni poi si sta continuando a dialogare in vista della fusione tra le aziende Ausl e Santa Maria Nuova: l’intenzione manifestata dai vertici sanitari di mantenere un ruolo “generalista” per gli ospedali di Reggio Emilia e Guastalla, e di maggiore “specializzazione” per gli altri, può sicuramente avere aspetti interessanti, ma ritengo che non si debba disattendere quella linea di “copertura” del territorio e prossimità dei servizi che vedeva nei tre poli di Guastalla, Reggio e Castelnovo Monti i tre ospedali principali nel territorio provinciale. Per questo l’Ospedale Sant’Anna, come è stato finora, dovrà mantenere una gamma di reparti e servizi in grado di rispondere a tutte le richieste ed esigenze della popolazione locale, aggiungendo un auspicabile ruolo di richiamo più ampio su alcuni reparti altamente specializzati, come da tempo avviene ad esempio per la riabilitazione cardiologica.

Ringrazio ancora una volta tutti coloro che, attraverso il gruppo Insieme per il Sant’Anna, stanno collaborando per cercare di ottenere risultati fondamentali per il territorio, che però non potranno arrivare senza proseguire un dialogo con gli Enti sovracomunali, e con la “politica” a tutti i livelli: nelle scelte inerenti il Sant’Anna da sempre si sono incrociati aspetti tecnici ed altri politici, che fino ad oggi sono riusciti a mantenere questo presidio su livelli molto alti, con investimenti consistenti e un costante aggiornamento della struttura e delle dotazioni tecnologiche”.

 
















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