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Presidente dell’INGV venerdì a Modena

Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia è la seconda tappa che verrà toccata dalle “Distinguished Lectures”, una serie annuale di conferenze itineranti per l’Italia promosse dalla Società Geologica Italiana (SGI) e dalla Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP) con lo scopo di stimolare un critico dibattito interdisciplinare su tematiche delle Scienze della Terra.

Il tema affrontato quest’anno riguarda “I ritmi della Terra: geodinamica, sismicità” e verrà trattato dal prof. Carlo Doglioni del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università “La Sapienza” di Roma e attuale Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che parlerà di “Tettonica delle placche polarizzata”, e dal prof. Diego Perugini del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, che si intratterrà su “Un orologio geochimico per misurare le tempistiche delle eruzioni vulcaniche”.

L’appuntamento per studenti, dottorandi, assegnisti, ricercatori e pubblico è per venerdì 10 febbraio alle ore 11.00 presso l’Aula 1.1 del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche – DSCG (via Campi 103) a Modena.

La teoria della tettonica a placche condiziona la vita dell’uomo più di quanto si sia portati a pensare. Nella scala geologica dei tempi, la vita dell’uomo non può esser confrontata con i grandi processi geologici che portano ad esempio alla formazione della catena Alpina o Himalayana. Tuttavia, l’uomo ha modo di confrontarsi e spesso li subisce, con eventi legati alla dinamica superficiale del nostro pianeta; ne sono esempi evidenti gli eventi sismici e quelli vulcanici. La distribuzione sulla superficie della terra di tali eventi non è casuale ma guidata proprio dalla teoria della tettonica a placche. Il terremoto più forte registrato fu di magnitudo 9.5 e avvenne nella cittadina di Valdivia in Cile. Questo evento è legato alla subduzione della placca di Nazca sotto quella Sud-americana.

Oltre ai terremoti, la maggior parte dei vulcani attivi del mondo si trova nei pressi dei confini delle placche convergenti. La cintura di fuoco intorno al bacino del Pacifico è una zona larga poche decine di chilometri in cui si trovano alcuni fra i vulcani più esplosivi al mondo. Il vulcano Krakatoa, in Indonesia, produsse nel 1883 una delle eruzioni più disastrose della storia dell’uomo. Le eruzioni di questo tipo sono la diretta conseguenza degli archi insulari che si formano nelle placche in subduzione.

I seminari illustreranno i recenti sviluppi di nuovi modelli concettuali e apparati sperimentali in grado di affrontare in modo diretto la complessità̀ dei processi sismici e magmatici, offrendo un’opportunità̀ unica per una profonda revisione delle nostre conoscenze al riguardo.

 

Carlo Doglioni
  
È professore ordinario presso l’Università Sapienza di Roma e attuale Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Geologo strutturale e interpretatore di sismica a riflessione, si occupa di geodinamica, in particolare delle asimmetrie globali, dei meccanismi che le determinano, e dell’origine della sismicità. E’ stato ricercatore all’Università di Ferrara, associato all’Università di Bari e ordinario all’Università della Basilicata. Ha trascorso periodi di studio presso varie università straniere tra cui Basilea, Oxford, Houston e Lamont e svolto ricerche di terreno principalmente nell’areale mediterraneo. Ha ricevuto il Premio Dal Piaz della SGI, lo Spendiarov Prize della Russian Academy of Sciences, il Wegener Award dall’EAGE, ed è stato due volte Distinguished Lecturer dell’AAPG. E’ socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, dell’Academy of Europe, degli Istituti Veneto e Lombardo di Scienze Lettere e Arti, e dell’Accademia delle Scienze di Torino.

 

Diego Perugini

È professore associato di Petrologia presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia. Ha individuato la presenza di dinamiche caotiche e strutture frattali nei sistemi magmatici, incluso lo sviluppo di processi di frazionamento per diffusione degli elementi chimici e il loro utilizzo come nuovi cronometri geochimici per determinare le tempistiche delle eruzioni vulcaniche. Ha trascorso periodi di ricerca presso diverse università straniere quali Monaco di Baviera, Parigi, Varsavia e Salonicco. Ha ricevuto il premio Angelo Bianchi della SIMP ed è fellow della Fondazione Alexander Von Humboldt. È Principal Investigator del progetto europeo ERC- Consolidator Grant “Chronos” e “scientist in charge” per l’Università di Perugia del Progetto europeo ITN “Vertigo”. Ha costituito il Gruppo di Petro-Vulcanologia presso l’Università di Perugia, dove vengono effettuati esperimenti innovativi utilizzando composizioni magmatiche naturali per lo studio del magmatismo e del vulcanismo.

 
















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