Ha riscosso un notevole successo l’iniziativa in occasione della ricorrenza di San Antonio Abate, patrono dei contadini e degli allevatori e protettore degli animali domestici, tenutasi presso l’Istituto Cervi a Gattatico ed organizzata dall’Istituto con Libera e CIA – Agricoltori Italiani. Era rivolta alla cittadinanza, in particolar modo ai giovani e agli studenti – che hanno partecipato numerosi – sul valore della terra come bene comune e sul nostro dovere di prendercene cura.
La moderna agricoltura, incalzata dalla pressante richiesta di alimenti, fibre ed energia, da parte di una popolazione in continuo aumento, si intreccia con la cultura contadina che nel tempo ha sedimentato valori, saperi e visioni che guidano azioni e scelte degli agricoltori. Le tradizioni della civiltà rurale scorrono, come storia e come back-ground, nello “spirito” contadino e ne marcano l’azione e il comportamento; allo stesso tempo costituiscono un tratto significativo delle storia di tutta l’umanità. La conoscenza di questo insieme intrecciato dei temi e delle problematiche che pongono alla nostra società, e ai giovani soprattutto, ha costituito il cuore di questa iniziativa di studio e di riflessione, che ha visto gl’interventi di Albertina Soliani presidente del Cervi, Antenore Cervi presidente di CIA Reggio Emilia, il prof. Rossano Pazzagli direttore della Summer school Emilio Sereni, il regista Guido Turus, che ha introdotto la proiezione del film “Bioresistenze”, che raccoglie testimonianze di un’agricoltura che si può a ragione definire “eroica”; quindi hanno portato un contributo di approfondimento Daniele Borghi di Libera Emilia Romagna sui terreni confiscati alle mafie e ridati all’agricoltura legale e Silvia Prodi, consigliere regionale, che ha illustrato la legge regionale sulla “Banca della terra”.
