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Telethon, la Maratona della solidarietà a Modena

Da venerdì 16 a domenica 18 dicembre torna la Maratona Televisiva  Telethon per raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche e rare. Come ogni anno anche nella città di Modena e in diversi comuni della provincia si svolgeranno iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della ricerca e raccogliere fondi.

“Modena risponde ‘presente” con l’obiettivo di contribuire alla lotta alle malattie rare e genetiche alimentando la ricerca e, al tempo stesso, catalizzare e mobilitare energie e risorse che mettono in moto un circuito virtuoso che fa bene alla nostra comunità”. È questo secondo il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli il duplice merito di Telethon, “una straordinaria gara di solidarietà a cui da anni anche Modena, grazie in particolare al Comitato locale e a tanti volontari, offre un contributo significativo”. Lo ha affermato il sindaco, in occasione della conferenza stampa di presentazione delle iniziative modenesi di Telethon, ringraziando i volontari, i tanti modenesi che parteciperanno e doneranno e i testimonial che hanno prestato la loro immagine per questa causa, come la giovane campionessa paraolimpica modenese Cecilia Camellini “orgogliosa di poter fare qualcosa per la sua città e per la ricerca, grazie a cui sempre più atleti possono partecipare alle olimpiadi” .

Presente alla conferenza stampa anche il generale Salvatore Camporeale comandante dell’Accademia militare di Modena, partner delle iniziative Telethon.

Gli appuntamenti hanno già preso il via e continueranno nei prossimi giorni con i banchetti allestiti dai volontari durante spettacoli e manifestazioni, “perché – ha detto il coordinatore Telethon Modena, Ermanno Zanotti illustrando le iniziative e ringraziando tutti i partner e i volontari per la grande disponibilità dimostrata – nonostante gli importanti risultati raggiunti e la generosità di tutti gli italiani, la battaglia di Telethon non è ancora stata vinta”.

Oltre a Modena, i comuni coinvolti sono Carpi, Campogalliano, Savignano, Nonantola, Bomporto, Cavezzo, Mirandola, Spilamberto e Vignola.

Tra le iniziative, alcuni degli appuntamenti principali: mercoledì 14 dicembre alle 17.15 presso l’Accademia Militare di Modena il tradizionale concerto della Casual Band di Modena; giovedì 15 alle 20.30 all’Auditorium Ferrari di Maranello il Corpo bandistico di Solignano si esibirà nel concerto di Natale; venerdì 16 alle 11.30 alla Tenda di Modena (piazza Molza angolo via Monte Kosica) il gruppo musicale “I Delfini” in concerto incontrano gli allievi dell’Istituto Selmi; domenica 18 dicembre l’appuntamento è con il Pranzo Solidale al Circolo Arci Evaristo Scaramelli di Maranello, promosso in collaborazione con Uildm.

La sezione di Modena dell’Uildm, coofondatrice di Telethon, sarà inoltre presente con propri volontari nei principali centri commerciali di Modena e provincia e Telethon entrerà anche negli stabilimenti di via Pico della Mirandola e di San Matteo di CNH Industrial.

Presenti alla conferenza stampa i rappresentanti di diversi partner – Uildm, Auser, Anffas, Maurizio Pirazzoli di Avis, Ilaria Calò di ESN-Erasmus, Annarosa Bazzani di BNL, Federico Bogatti di CNH Industrial – e i ricercatori che grazie ai fondi raccolti da Telethon possono condurre le ricerche scientifiche.

In 26 anni Telethon ha finanziato 2.532 progetti di ricerca impegnando 1.547 equipe di scienziati che hanno prodotto risultati importanti, divulgati in pubblicazioni scientifiche in oltre 9mila casi, consentendo di identificare 79 geni responsabili di malattie rare e, in quanto tali, trascurate dai grandi investimenti. Eppure, solo in Europa, 27 milioni di persone sono colpite da una delle 6000 malattie genetiche sulla maggior parte delle quali si sa ancora troppo poco per arrivare a una cura; ecco perché la priorità di Telethon è indirizzare la ricerca proprio su queste malattie.

Anche nell’Università degli Studi di Modena diversi ricercatori lavorano a programmi di ricerca finanziati completamente o in parte da Telethon, come la professoressa Serena Carra che con la sua equipe di giovani ricercatori sta conducendo da tempo un’importante quanto complessa ricerca su un gruppo di proteine da stress, ancora pressoché sconosciute, associate a malattie neuronali e muscolari. “Una ricerca che – sottolinea Carra –  come tanta parte della ricerca biomedica e nelle neuroscienze, non viene finanziata, non solo dai grandi investitori privati ma nemmeno da quelli pubblici. I fondi raccolti da Telethon – continua – hanno quindi il duplice merito, da una parte, di consentire alla ricerca medica di progredire per il bene della medicina e dei pazienti, dall’altra di far lavorare giovani ricercatori italiani”.
















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